Non che ci volesse chissà quale studio fantascientifico per dimostrarlo ufficialmente, ma l’Eurostat ha comunicato come il peso del fisco in bolletta in Italia sia decisamente più alto rispetto alla media europea. Nonostante fossimo riusciti a limitare i nostri rialzi allo 0,6% nell’elettricità e allo 0,5% nel gas, rispetto ad un incremento medio europeo dei prezzi finali per le famiglie del 2,9% dei prezzi elettrici e del 2% tondo tondo nel gas rispetto alla seconda metà del 2013, l’imposizione fiscale pesa addirittura 5 punti percentuali rispetto alle medie europei, il 37% contro il 32%. Più netto ancora il divario a nostro per il gas: alla fine lo scorso anno pagavamo 9,5 euro per l’equivalente di 100 kWh contro una media europea di 7,2 euro.
I paesi europei in cui si sono registrati gli aumenti maggiormente consistenti nei prezzi dell’elettricità, spiega il Corsera, sono Francia (+10,2%), Lussemburgo (+5,6%), Irlanda (+5,4%) e Grecia (+5,2%), mentre i cali maggiori sono avvenuti a Malta (-26,2%), Repubblica ceca (-10,2%), Ungheria (-9,9%) e Olanda (-9,6%). Sul fronte gas, invece, a dover combattere con gli aumenti sono stati i cittadini di Portogallo (+11,4%), Spagna (+7,5%) e Francia (+4,5%) mentre hanno visto i tagli maggiori in Lituania 8-18,65), Ungheria (-13%), Slovenia (-10,7%), Danimarca (-10,3%) e Grecia (-10,1%).
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