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Auto connessa e filiera automotive, le prospettive

Il mondo dell’automobile può prescindere sempre meno dalle nuove tecnologie. Quello dell’ auto connessa e dell’infomobilità è un futuro che sa già di presente, nel quale le eccellenze dell’industria dell’automotive italiana possono giocare una parte importante.

Proprio per questo, per promuovere le eccellenze dell’industria italiana nel settore della telematica e infomobilità, Anfia è presente, insieme a Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, alla prima edizione di New Mobility World, l’area espositiva dedicata alla mobilità del futuro allestita al Salone dell’auto di Francoforte, dal 17 al 27 settembre 2015.

Anfia presenta progetto “Italian Creativity in the Connected World”, al quale hanno aderito tre aziende della propria Sezione Telematica: Meta System, Targa Telematics e Vodafone Automotive, con prodotti e soluzioni tecniche per lo sviluppo dell’ auto connessa e della smart mobility.

Di fatto, il New Mobility World è il luogo d’incontro tra i rappresentanti dell’industria automotive, gli specialisti delle nuove tecnologie e i fornitori di servizi per la mobilità, che ospita oltre 150 partner ed espositori divisi in cinque aree: Connected Car, Automated Driving, E-Mobility, Urban Mobility and Mobility Services.

Il discorso dell’ auto connessa, con tutti gli addentellati che si porta con sé, può essere una straordinaria opportunità di sviluppo per le industrie italiane dell’automotive. La stessa Anfia è convinta che la prossima frontiera per le tecnologie dei veicoli sarà un veicolo “sensore”, destinato a muoversi all’interno di sistemi di mobilità integrata: il veicolo comunicherà i dati rilevati ai fornitori di servizi e riceverà i dati in tempo reale per risolvere eventuali problemi di mobilità.

I cosiddetti ITS (Intelligent Transportation Systems), di cui l’ auto connessa fa parte, coinvolgono nel loro sviluppo diverse aziende del settore industriale, molte delle quali sono chiamate a sviluppare infrastrutture adeguate che consentano una rapida implementazione di queste tecnologie. Un esempio di come il settore dell’auto possa fare da volano al rilancio di altri settori industriali complementari.

Ma non è tutto. Nell’ambito di uno scenario europeo sempre più attento ai temi dell’ auto connessa, Anfia segnala la necessità di un quadro regolamentare italiano chiaro ed efficace. A beneficiare di un quadro normativo che possa supportare l’ulteriore sviluppo della telematica assicurativa come tecnologia capace di accrescere la sicurezza sulle strade e abbattere i costi assicurativi potranno essere tutti gli automobilisti. Del resto, i nostri costi assicurativi sono tra i più alti d’Europa, con un premio medio rc auto pari a 401 euro, rispetto ad una media europea di 257 euro.

Ecco perché non solo la filiera auto potrebbe ripartire da uno sviluppo serio e intelligente delle tecnologie collegate all’ auto connessa.

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