Europa e professioni, la soddisfazione di Confassociazioni

Europa e professioni, la soddisfazione di Confassociazioni

Confassociazioni esprime soddisfazione per quanto è emerso nel corso della discussione in seduta plenaria a Strasburgo a seguito all’interrogazione di Antonio Tajani, Vice Presidente del Parlamento Europeo, durante la quale sono emersi elementi importanti per una valorizzazione delle professioni anche in sede europea, in perfetta sintonia con quanto stiamo facendo anche a livello nazionale”.

Lo ha dichiarato in una nota Enrico Molinari, Executive Vice President di Confassociazioni International, la branch di Confassociazioni che ha l’importante obiettivo di rappresentare nelle Istituzioni estere le 205 associazioni professionali dei servizi d’impresa e delle professioni innovative che fanno parte di Confassociazioni e che raggruppano più di 350mila professionisti.

L’impegno del Vice Presidente Tajani – continua Molinariconferma la focalizzazione verso un settore fondamentale dell’economia dell’UE che, anche grazie al proprio contributo in termini di conoscenza, competenze e creatività, inizia ad essere considerato una vera e propria “industria”, capace oggi di rivestire un ruolo fondamentale all’interno del percorso che le equiparerà sempre di più alle PMI e che, per questo, ci auguriamo siano presto integrate nei lavori della Commissione”.

Come è emerso anche dalla stesura di documenti congiunti in gruppi di lavoro – afferma Molinari, riflettendo sul suo ruolo propulsivo di Executive Vice President di Confassociazioni International – i professionisti, sia per le competenze sia per il valore di mercato che rappresentano, devono poter accedere in modo completo alle opportunità di finanziamento già esistenti come quelle legate ai programmi ERASMUS per gli startupper e i giovani imprenditori, EaSI per l’occupazione e l’innovazione sociale, HORIZON 2020 per la ricerca e, infine, CoSME per lo sviluppo delle capacità manageriali e la crescita della competitività delle imprese in settori strategici per l’Italia, come ad esempio il turismo. Istruzione, formazione e accompagnamento all’imprenditorialità, accesso ai finanziamenti, riduzione degli oneri normativi e deciso potenziamento della partecipazione a livello europeo sono pezzi di un puzzle da ricomporre al più presto per valorizzare l’economia delle professioni come best practice e modello di riferimento anche in termini di efficienza e capacità di reazione sul mercato”.

I numeri sono chiari e indiscutibili – ricorda Molinari -. In Italia, parliamo di circa 3,5 milioni di professionisti che generano un’occupazione pari a quasi 10 milioni di unità con un fatturato (aziende comprese) di circa 330 miliardi di EUR. Numeri importanti che, con la loro proiezione a livello comunitario, sono stati considerati di valore nella risposta del Commissario del Mercato Unico Elżbieta Bieńkowska. E’ per questo che attendiamo con fiducia di conoscere, con la presentazione della nuova strategia del mercato interno prevista per il 21 ottobre prossimo, le misure e le azioni che la Commissione intende adottare per conferire al comparto delle professioni un nuovo impulso utile a tutti i professionisti nel continuare a dare un contributo fondamentale in termini di competitività per una ripresa durevole”.

Rappresentare e valorizzare in Europa – ha concluso Molinariil sistema delle associazioni professionali italiane, collegare i professionisti con il mondo associativo oltre confine, promuovere azioni tese a consolidare rapporti con le istituzioni EU e sviluppare attività di networking su una piattaforma collaborativa europea, sono gli obiettivi di rappresentanza sempre più evoluta di Confassociazioni International. Un modello trasparente e inclusivo di rete professionale che costituisce il DNA fondante di Confassociazioni in Italia e che vogliamo esportare in tutta Europa”.