Confassociazioni Giovani e l’economia giovanile
Miscioscia, presidente Confassociazioni Giovani: “Sinergia e collaborazione con il mondo economico in stile Confassociazioni”
Che cosa può fare una realtà come Confassociazioni per dare un contributo fattivo allo sviluppo costruttivo del sistema economico italiano? Innescare un processo virtuoso di sinergia e collaborazione. Ne è convinto Roberto Miscioscia, presidente di Confassociazioni Giovani.
“L’economia giovanile – scrive Miscioscia in una nota – vale in Italia 242 miliardi di euro pari al 17,2% del Pil. Questo è il dato che scaturisce dagli oltre 3,8 milioni di giovani occupati in Italia. E’ vero la disoccupazione giovanile c’è ed è a livelli alti, ma è giunto il momento di parlare del valore che i giovani italiani ed i giovani professionisti sviluppano a vantaggio del nostro Paese”.
“675mila imprese under 35, in aumento dallo scorso anno di oltre il 10%, il che significa altre 70mila unità – prosegue il presidente di Confassociazioni Giovani -. A questi numeri si aggiungono ulteriori 100mila imprese che potrebbero nascere per iniziativa giovanile semplicemente se si creassero i presupposti. Il menzionato 17,2% del PIL è un dato ancora più rilevante se consideriamo che questa percentuale rappresenta l’intero valore del comparto manifatturiero nazionale”.
“Tutti questi numeri confermano una cosa molto semplice – aggiunge Miscioscia – e cioè che i giovani, siano essi professionisti, piccoli imprenditori, industriali o dipendenti, desiderano fare sinergia e alimentare questo sistema attraverso la creazione di opportunità professionali per chi ancora è fuori dal mercato del lavoro. Un approccio questo che ha caratterizzato fin dall’inizio il percorso e il fare di Confassociazioni e poi, di Confassociazioni Giovani. I confronti, le iniziative, lo scambio di idee con le altre realtà di categoria sono stati, e continueranno ad essere, il nostro pane quotidiano”.
“Se è vero che i giovani sono il futuro, è ancor più vero che bisogna agire nel presente per un contributo apprezzabile e tangibile nei prossimi anni”, conclude Miscioscia.