Il tema del BYOD (ossia il “bring your own device”, l’utilizzo di dispositivi elettronici personali per lavoro sul luogo di lavoro) è fin dalla sua nascita piuttosto controverso. Noi di Infoiva ce ne siamo occupati spesso, registrando, da parte delle aziende, reazioni che vanno dall’adesione entusiastica alla comprensibile diffidenza.
Arriva adesso un’altra indagine sul BYOD, questa volta realizzata da F-Secure, che offre ulteriori spunti di riflessione sul tema. Un’indagine dalla quale emerge ancora una volta come la maggior parte delle aziende interpellate sia consapevole dei rischi che il BYOD porta con sé ma faccia poco o nulla per prevenirli: poco più di un terzo di loro ha infatti già adottato una soluzione di gestione dei dispositivi mobili per aumentare la sicurezza dei dati aziendali. Pochine.
Nello specifico, l’indagine di F-Secure sull’utilizzo e la percezione del BYOD è stata condotta su 1780 professionisti It di diversi Paesi europei; di essi, l’87% sostiene di considerare la sicurezza associata al BYOD come una “sfida complessa”, mentre il 92%, ritiene che la gestione della sicurezza sarà prioritaria entro il prossimo anno.
Belle parole, ma che poi alla prova dei fatti trovano un riscontro limitato. L’indagine su BYOD rileva infatti che solo il 36% delle aziende si è dotata di una soluzione di gestione dei dispositivi mobili che protegga dai rischi del BYOD, con percentuali variabili da Paese a Paese: si va dagli estremi delle aziende britanniche (43%) e francesi (28%), alle percentuali intermedie delle aziende polacche (39%), tedesche (37%) e dei Paesi scandinavi (34%).
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