Legge di Stabilità 2016: rimborsi Irpef e detrazioni spese sanitarie

Legge di Stabilità 2016: rimborsi Irpef e detrazioni spese sanitarie

Al di là di quello che potrà essere il suo iter parlamentare, il testo della Legge di Stabilità 2016 è piuttosto complesso e coinvolge diversi punti e problematiche che toccano in modo diretto la vita di famiglie, persone e imprese. Durante questa settimana cercheremo di puntare l’attenzione su alcuni aspetti della Legge di Stabilità 2016 che riteniamo importanti sia per la fiscalità delle imprese, sia per quella delle famiglie.

Partiamo da due ipotesi introdotte nella Legge che investono l’ambito del 730. Nel dettaglio, vediamo quali saranno dal 2016 gli obblighi per la detrazione delle spese sanitarie e come ci si comporterà per i rimborsi Irpef di notevole importo.

Per quanto concerne la detrazione delle spese sanitarie, la Legge di Stabilità 2016 prevede che medici e strutture sanitarie e ospedaliere trasmettano all’Agenzia delle Entrate le informazioni sulle prestazioni erogate ai cittadini nel 2015, in modo che le Entrate abbiano a disposizione i dati necessari per la predisposizione dl 730 precompilato.

Il termine per la presentazione di questi dati è fissato, per i professionisti, al 28 febbraio. Ciò che ha già suscitato malumori, specialmente da parte dell’Ordine di Medici, è il fatto che la Legge di Stabilità 2016 prevede sanzioni pesanti per chi non rispetterà il termine: da 100 a 50mila euro per ciascuna omessa, errata o tardiva trasmissione che non venga regolarizzata entro 5 giorni dalla segnalazione del Fisco. Qualora, facendo seguito alla segnalazione, si ottemperasse all’obbligo entro 60 giorni, la sanzione sarebbe ridotta di 1/3, con un tetto massimo di 20mila euro.

Sul fronte dei rimborsi 730 di importo rilevante, sarà soppresso il limite fisso a 4mila euro. Il dettato della Legge di Stabilità 2016 prevede infatti che l’Agenzia delle Entrate stabilirà i criteri per definire l’importo oltre il quale scatteranno i controlli. I rimborsi dovranno poi essere erogati entro 4 mesi dalla dichiarazione, contro i 7 previsti dalla normativa attuale.