Dai commercialisti italiani un dossier per l’Italia

Dai commercialisti italiani un dossier per l’Italia

Il recente congresso nazionale dei commercialisti italiani che si è svolto a Milano ha avuto un titolo significativo – “Semplificare per crescere. I Commercialisti energia per lo sviluppo” – e ha visto svilupparsi un ampio e interessante dibattito su ciò che questa categoria professionale può offrire per migliorare il futuro del Paese.

Dal confronto è scaturito un dossier con proposte concrete per l’Italia, che i commercialisti italiani hanno presentato durante la chiusura dei lavori del congresso nazionale e che è poi stato consegnato ai rappresentanti politici presenti alla tavola rotonda conclusiva.

Negli auspici dei commercialisti italiani, questo documento sul futuro serve per condividere in maniera fattiva e decisa insieme a tutti gli interlocutori istituzionali le proposte che la categoria ha in mente per semplificare e far crescere l’Italia.

Nel loro dossier, i commercialisti italiani hanno posto particolare attenzione ai settori nei quali il sistema Paese mostra i suoi punti di maggior forza o maggiore debolezza: dall’efficienza della Pubblica amministrazione alla fiscalità, dalla lotta alla corruzione al mercato del lavoro, agli strumenti per l’internazionalizzazione.

Le proposte raccolte in questo dossier – hanno commentato i consiglierisono ispirate ed accomunate dalla consapevolezza dello stretto rapporto che lega semplificazione e crescita. Non si tratta però di una semplificazione intesa come mera eliminazione di vincoli ed adempimenti, non si tratta di rendere banale ciò che è strutturalmente complesso e che richiede competenze specialistiche. Si tratta, invece, di pianificare e razionalizzare il sistema e di rendere l’insieme delle norme idoneo a stimolare una crescita sostenibile, incentivando la competitività delle nostre aziende e riconoscendo il valore di dedicare risorse anche allo sviluppo di enti con finalità socio culturali”.

Clicca qui per scaricare il dossier dei commercialisti italiani.