Tradizione rispettata a tavola: il Natale degli italiani nel 2015 è stato il trionfo della gastronomia made in Italy. Secondo il bilancio stimato dalla Coldiretti, gli italiani hanno infatti speso per pranzi e cene di Natale 2,2 miliardi di euro per cibi e le bevande made in Italy.
Inoltre, sempre Coldiretti stima che oltre 8 italiani su 10 hanno consumato a casa pranzo e cenone con parenti o amici, prediligendo i piatti della tradizione made in Italy. Cibi esotici e fuori stagione, sottolinea l’associazione dei coltivatori diretti, sono di fatto spariti dalle tavole italiane, lasciando il posto a intramontabili classici come il bollito, il pollame arrosto, i cappelletti in brodo, le pizze rustiche e i dolci fatti in casa.
Sempre dall’indagine Coldiretti/Ixè emerge come, anche a Natale, il made in Italy è stato onorato dalle lunghe preparazioni in cucina. I masterchef di casa nostra hanno infatti trascorso in media oltre 3 ore in cucina a preparare i piatti da servire durante il cenone della vigilia o il pranzo di Natale. Chi non è stato in casa, nel 9% dei casi si è recato al ristorante, mentre il 3% ha scelto l’agriturismo.
Coldiretti fa notare con soddisfazione che l’acquisto di prodotti made in Italy per preparare le tavole di Natale ha comportato una spesa stimata di 850 milioni di euro per pesce e carni, compresi i salumi, 400 milioni per spumante, vino ed altre bevande, 350 milioni per dolci, 300 milioni per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 200 per pasta e pane e 100 milioni per formaggi e uova.
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