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#NonCiGarba, un hashtag contro le modifiche al ddl sullo Statuto del lavoro autonomo

Nell’era delle proteste attraverso i social network, i professionisti non stanno certo a guardare. Confassociazioni, Acta, Alta Partecipazione e Confprofessioni lanciano l’hashtag #NonCiGarba per dire no alle modifiche introdotte nel testo del Disegno di Legge per lo Statuto del lavoro autonomo.

Una legge che, come sottolineano i firmatari dell’iniziativa in una nota, “abbiamo subito valutato positivamente e che continuiamo a sostenere, come nella legge di stabilità abbiamo sostenuto il blocco dell’aliquota previdenziale e l’accesso ai fondi europei, misure che vanno nella giusta direzione. Ma ci sono tre modifiche che devono essere ritirate”.

#NonCiGarba che si voglia cancellare la tutela della malattia grave – continua la nota -. Per questo rilanciamo l’appello di Daniela Fregosi, che nei mesi scorsi con la sua petizione ha raccolto il sostegno di 86mila firme: lavoratori autonomi, ma anche dipendenti, pensionati, cittadini italiani che pensano che davanti al tumore e a malattie gravi lo Stato non possa dividere fra cittadini di serie A e di serie B”.

Nelle precedenti versioni del Disegno di Legge si stabiliva che ‘i periodi di malattia certificata come conseguente a trattamenti terapeutici delle malattie oncologiche sono equiparati alla degenza ospedaliera’. Un comma che aveva due conseguenze: permetteva di pagare di più i giorni impegnati in queste terapie; allungava da 61 a180 i giorni di copertura della degenza domiciliare riconducibili a queste terapie. Perché è scomparso? Non possiamo accettare che la motivazione sia la carenza di risorse, peraltro non ingenti, dato che la platea di interessati è fortunatamente ristretta”.

“#NonCiGarba che sui tempi di pagamento si facciano passi indietro. Non vogliamo continuare ad essere le banche dei nostri clienti: nella precedente stesura del DDL si definiva clausola abusiva un termine di pagamento superiore ai 60 giorni, ora si passa a 90. Esiste già una legge che fissa a 30 giorni il tempo massimo per il saldo delle fatture, ma è sempre stata ignorata. Ciò che ci attendiamo dallo Statuto è che finalmente sia operativo e vincolante: 60 giorni per essere pagati sono tanti, perché fare marcia indietro e dilatare ulteriormente questo limite a 90 giorni?”.

“#NonCiGarba l’introduzione di vincoli per formazione e orientamento. Infine, sulla formazione chiediamo che non si faccia marcia indietro dal principio che era presente nel DDL e che noi abbiamo sostenuto senza riserve: la formazione deve poter essere decisa dal lavoratore in autonomia e deducibile sino ad un massimo di 10mila euro annui. Ora per alcuni servizi si vincola all’accreditamento dell’ente erogante la possibilità di deducibilità. Ci sembra un passo indietro verso una vecchia logica, e una concessione a potentati che non mollano l’osso”.

Per questi motivi – conclude la notachiameremo tutti i lavoratori autonomi a dire #NonCiGarba. Per questi motivi chiediamo al Governo di recedere da modifiche peggiorative”.

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