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Quali tutele per le partite Iva?

Per quale motivo si fa un gran parlare dello Statuto del lavoro autonomo in fase di discussione al Parlamento in questi giorni? Soprattutto per la portata del provvedimento a favore delle partite Iva che, in quanto disegno di legge collegato alla Legge di Stabilità, assume un peso diverso e dovrebbe avere un iter più veloce per la sua approvazione.

Poi per i numeri che interessa: almeno 10 milioni di euro per il 2016 e un fondo di 50 a partire dal 2017 compreso. Con diverse norme che impattano su milioni di professionisti, partite Iva e collaboratori iscritti alla gestione separata.

I capisaldi di questo disegno di legge sono diversi ed è cosa buona e giusta riassumere qui i principali in rigoroso ordine alfabetico, dalla A di aggiornamento professionale alla T di tempi di pagamento. Passando, naturalmente, per la P di partite Iva.

Aggiornamento professionale

In base al disegno di legge, le partite Iva potranno dedurre integralmente (non il 50% come oggi) e spese destinate alla formazione e all’aggiornamento professionale fino a un massimo di 10mila euro all’anno. Partite Iva e collaboratori potranno anche dedurre le spese destinate ai servizi per il lavoro, fino a un massimo di 5mila euro.

Assegno di maternità

Sparisce la correlazione tra assegno di maternità e sospensione dall’attività lavorativa. Le partite Iva e mamme potranno beneficiare dell’indennità senza staccarsi dal lavoro, purché presentino all’Inps domanda e certificato medico rilasciato dall’azienda sanitaria locale nel quale risultino indicate la data d’inizio della gravidanza e la data presunta del parto.

Clausole abusive

Vietate, nei contratti tra partite Iva e committenti, la possibilità di questi ultimi di recedere dal contratto senza adeguato preavviso, di modificare unilateralmente i contratti stessi, di stabilire termini di pagamento superiori ai 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura. I committenti non potranno rifiutarsi di mettere per iscritto gli elementi essenziali dei contratti di collaborazione.

Congedo parentale

Alla nascita del bambino si avrà diritto a un congedo parentale di sei mesi, da fruire entro i primi tre anni di vita del bambino. Il diritto è esteso sia ai lavoratori che alle lavoratrici e comprende il relativo trattamento economico e il trattamento previdenziale.

Malattia grave

In caso di malattia grave, anche di tipo oncologico, collaboratori e partite Iva potranno sospendere il pagamento dei contributi sociali fino a un periodo massimo di 2 anni, salvo poi rateizzare e pagare successivamente le quote non pagate Infortunio, malattia o gravidanza non saranno più motivi per la rescissione del contratto di collaborazione, ma quest’ultimo sarà da considerarsi sospeso, senza che il corrispettivo economico sia erogato o maturato.

Tempi di pagamento

Stabilito il termine di 30 giorni entro i quali i committenti dovranno saldare i compensi alle partite Iva.

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