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Avvocati in campo contro il bullismo

Dopo i recenti fatti di cronaca, il fenomeno del bullismo è tornato alla ribalta il tutta la sua drammaticità. Non che fosse scomparso negli ultimi anni, per carità, ma come sempre, in Italia, è necessario che ci scappi il morto o quasi per far sì che la gente si accorga dei problemi.

Anche per questo, l’Agorà degli Ordini forensi ha varato una proposta di legge per far sì che la classe forense promuova insegnamenti di legalità, cittadinanza, diritto nelle scuole per combattere il bullismo e le discriminazioni tra i minori.

È la parte più qualificante di un’iniziativa legislativa promossa dall’avvocatura istituzionale in occasione della riunione dell’Agorà degli Ordini forensi, promossa dal Consiglio Nazionale Forense (Cnf) il 4 febbraio scorso, per mettere a disposizione delle scuole di primo e secondo grado avvocati che tengano lezioni di educazione alla cittadinanza, alla legalità, per la conoscenza del diritto con l’obiettivo di contribuire al contrasto di fenomeni quali bullismo, cyberbullismo o discriminazioni.

Un’iniziativa di cui va orgoglioso il presidente del Cnf Andrea Mascherin: “Iniziative del genere, a cura di Ordini forensi, sono già una realtà proficua sul territorio. Il passaggio ulteriore che gli Ordini e il Cnf vorrebbero ottenere è proprio l’approvazione di una legge che dia una cornice uniforme e suggelli la responsabilità sociale a cui è chiamata l’Avvocatura. Non vi è dubbio che la conoscenza fin dall’età scolare del rispetto dell’altro contribuisce ad avere cittadini consapevoli in futuro”.

In concreto, la proposta di legge a contrasto del bullismo punta all’introduzione nei Pof (i Piani dell’offerta formativa degli istituti scolastici), e in linea con la riforma della cosiddetta Buona Scuola, di lezioni a cura di avvocati su:

  • introduzione al diritto, con riferimento al sistema costituzionale, alla protezione dei diritti e delle libertà fondamentali, anche in relazione al processo di integrazione europea;
  • educazione alla legalità e ai valori della democrazia e della partecipazione;
  • educazione alla cittadinanza, anche con riguardo agli obiettivi di attuazione dei principi di pari opportunità, educazione alla parità tra i sessi, prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni;
  • educazione al rispetto delle differenze e al dialogo tra le culture, nonché ai principi di solidarietà e di cura dei beni comuni.

Toccherà a un protocollo condiviso tra Cnf e ministero dell’Istruzione disciplinare le modalità alle quali potranno rifarsi convenzioni su base locale tra Consigli degli Ordini forensi e Direzioni regionali scolastiche.

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