Con i furbetti delle pensioni è sempre meglio stare all’erta. Non sono rari i casi di persone defunte alle quali l’Inps continua a pagare le pensioni perché gli eredi si sono “scordati” di comunicare il decesso all’istituto. Un’eventualità che può accadere con facilità anche ai pensionati che vivono all’estero.
Ecco perché l’Inps, con un apposito messaggio ha comunicato di aver avviato l’accertamento dell’esistenza in vita per l’anno 2016 dei pensionati residenti all’estero per il pagamento delle loro pensioni.
Gli accertamenti sono svolti in collaborazione con il fornitore del servizio di pagamento delle pensioni all’estero, Citibank, e prevedono la spedizione ai pensionati all’estero della richiesta di fornire la prova annuale della loro esistenza in vita.
È in corso in questi giorni la spedizione ai pensionati del plico con la lettera esplicativa e il modulo di attestazione, personalizzato per ciascun pensionato, che dovrà essere compilato e firmato per poter continuare a godere delle pensioni versate dall’Inps.
I pensionati che riceveranno il plico dovranno utilizzare esclusivamente il modulo ricevuto da Citibank. Qualora non venisse ricevuto o si smarrisca, il pensionato interessato dovrà contattare il servizio di assistenza di Citibank che invierà un nuovo modulo personalizzato.
I pensionati che attesteranno la loro esistenza in vita per non perdere il proprio trattamento pensionistico, potranno chiedere direttamente o attraverso un patronato l’invio dei moduli anche via e-mail in formato PDF.
Una scoperta che cambierà tutto: in arrivo la prima pillola pensata per allungare la vita…
Multa da 18.000 € per un foglio mancante. Ecco perché vendere casa senza questo documento…
Migliaia di italiani colpiti al rientro dalle ferie. Una “malattia” si sta diffondendo: ecco i…
Trovare parcheggio è ormai un’impresa. Ma in una città italiana, qualcosa è cambiato all’improvviso: abolito…
L’Agenzia delle Entrate ha avviato nuovi controlli sui bonus: molti contribuenti stanno ricevendo richieste inaspettate.…
Vuoi entrare in Polizia? Basta una PEC: aperto il concorso, e stavolta conta anche l’ordine…