La Convention UCINA SATEC 2016

La Convention UCINA SATEC 2016

Sono venute notizie incoraggianti dalla Convention UCINA SATEC 2016, tenutasi la scorsa settimana a Venezia. Si è trattato dell’appuntamento annuale di UCINA Confindustria Nautica, che rappresenta un momento importante per approfondire i temi di maggior rilievo del comparto.

Il dibattito della convention ha affrontato i temi caldi del settore: il mercato, la semplificazione delle procedure, il leasing nautico, gli incentivi alle imprese, le misure per rilanciare l’intera filiera nautica

È emerso che il settore inizia a dare diversi segnali di ripresa, come si evince dai dati Assilea, presentati in anteprima dal Direttore Generale, Gianluca De Candia. I dati delineano una ripartenza anche del mercato interno e un positivo effetto del Salone Nautico con un +50% dei contratti stipulati dopo la manifestazione. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei primi cinque mesi del 2016 i contratti di leasing nautico italiano sono cresciuti del 44% in numero e del 26% in valore (+30% se si considerano i soli pleasure yacht, senza le unità adibite a noleggio), confermando la spinta propulsiva registrata a valle del Salone Nautico di Genova.

Dati positivi anche per la piccola nautica evidenziati dalla vendita di fuoribordo: nell’ultimo biennio si è assistito ad una crescita del 40%. Oggi, in questo segmento, l’Italia cresce più di Germania, Francia e Spagna.

Il trend positivo rilevato da Assilea e UCINA trova conferma nei dati riportati da Maria Pia Monteduro, dirigente generale del Dipartimento Finanze, che evidenziano come nel 2015 si è assistito a un forte aumento della produzione, registrato dal gettito Iva e dalle esportazioni nautiche verso gli Stati Uniti. Nel suo intervento, Monteduro ha ricordato le misure di incentivo e sostegno alle imprese messe a disposizione dal Governo. Come il superammortamento e il Patent box, l’agevolazione sui marchi e brevetti.

L’industria italiana – ha commentato il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Barettaha bisogno di essere sostenuta a monte, già nell’elaborazione e tutela delle idee. Il Made in Italy è qualità e bellezza e per questo abbiamo pensato appositi strumenti”.

La competitività è stata l’argomento principale dell’intervento di Marco Taisch, ordinario presso il Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Gestionale, che ha spiegato come il futuro sarà delle aziende 4.0, realtà digitalizzate nel processo di produzione e nei prodotti, capaci di utilizzare le informazioni ricavate per fare nuovo business.

Sul fronte dell’export, è intervenuto Ernesto Carbone, responsabile dell’ufficio Regimi doganali e traffici di confine dell’Agenzia delle Dogane, che ha parlato del nuovo approccio dell’Agenzia con il mondo della nautica, nato anche su sollecitazione di UCINA. Tra i primi frutti, ha ricordato Carbone, l’adozione della recentissima circolare che fissa la nuova procedura per le unità in esportazione e che non richiede più il raggiungimento di un Paese extra Ue per accertare l’avvenuta uscita dalle acque comunitarie.

Di segno positivo la conclusione di Carla Demaria, presidente di UCINA: “Abbiamo lavorato molto, ma l’elenco di richieste al Governo è ancora importante: il registro telematico delle imbarcazioni – tecnicamente pronto da due anni, ma ancora in attesa del decreto attuativo – che potrebbe essere una fonte di reddito importante anche per l’Erario; la definizione del contenzioso che interessa le concessioni demaniali della portualità turistica; il rilancio dello strumento del leasing nautico, motore di crescita indispensabile per il comparto; l’export e le opportunità di internazionalizzazione e, in generale, la semplificazione e certezza delle procedure burocratiche”.

Credo che grazie al lavoro di UCINA questo importante settore industriale ha avuto alcune risposte significative dal Governo – ha concluso Baretta -, ma il risultato più importante credo sia stato quello di aver stabilito un clima di reciproca fiducia. Oggi si è parlato di futuro, questo è fondamentale nei settori che qualificano l’Italia nel mondo. Mi prendo l’impegno di lavorare alla risoluzione delle richieste del settore, continuando a collaborare continuativamente al fianco di UCINA come negli ultimi due anni. La capacità di aver fiducia e di guardare al futuro saranno le nostre armi”.