Prezzi, casa e trasporti sempre più cari

Prezzi, casa e trasporti sempre più cari

Il periodo dei saldi è l’ideale non solo per fare acquisti a prezzi stracciati ma per risparmiare anche un po’ di soldi da mettere da parte per le spese necessarie alla casa e non solo. E ce ne sono da mettere via non pochi, se si guarda all’elaborazione che Adnkronos ha fatto delle tabelle Istat contenute nell’annuario statistico 2015.

Uno studio dal quale emerge che, se dal 2005 al 2014 l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una crescita del 19,3%, le spese sostenute dagli italiani per casa, acqua, elettricità e combustibili si sono impennate di quasi il doppio, del 34,5%.

In vista dei saldi, l’analisi delle tabelle rileva anche che l’indice dei prezzi al consumo per abbigliamento e calzature è cresciuto del 6,7%, poco meno dell’ambito “ricreazione, spettacoli e cultura” che ha fatto segnare un +6,9%. Aumenti marcati, in linea con quelli per la casa, per i prezzi dei trasporti (+30%), degli alcolici e del tabacco (+34,3%).

Segno più per i prezzi praticamente in tutte le altre categorie merceologiche: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+20,7%), mobili, articoli e servizi per la casa (+16,5%), servizi sanitari e spese per la salute (+21,4%), spese per l’istruzione (+22,7%), alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+17,3%), altri beni e servizi (+22,5%).

Per una volta, però, noi italiani non facciamo la solita figura dei cornuti e mazziati rispetto ai nostri colleghi europei. L’andamento dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo nell’Europa a 18 rivela infatti che il trend del Belpaese è in linea con la media Ue.

L’incremento generale dei prezzi in Europa nel periodo 2005-2014 è stato infatti del 17,8% (-1,5% rispetto all’Italia) Se poi si analizza l’andamento nei prezzi per i diversi settori analizzati sopra, si scopre che la media europea per le spese della casa ha fatto registrare una crescita più contenuta rispetto alla nostra: +30%.

Crescono in maniera contenuta i prezzi al consumo per abbigliamento e (+6,2%) e in modo più consistente quelli delle bevande alcoliche e dei tabacchi (+36,7%), così come la spesa per trasporti: +23,7%.