Articoli religiosi, business da 30 milioni

Articoli religiosi, business da 30 milioni

La recente visita di Papa Francesco in Polonia, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia ha permesso alla Camera di commercio di Milano di focalizzare l’attenzione sul settore degli articoli religiosi, che in Italia impiega diverse aziende dando lavoro a centinaia di persone.

Dalla classica icona da appendere in casa all’angioletto colorato per la stanza dei bambini, dai prodotti dei monasteri ai rosari, dai candelieri alle statuette in marmo o alabastro: sono solo alcuni degli oggetti o idee regalo che si possono trovare negli oltre 700 negozi italiani, tra sedi e unità locali, specializzati nella vendita di articoli religiosi e arredi sacri.

Quello degli articoli religiosi è un settore molto specifico, con un fatturato nazionale da 30 milioni di euro. La Lombardia conta una cinquantina di attività, circa una su tredici in Italia, e vede tra le prime 20 province Bergamo, all’ottavo posto con 18, e Milano al dodicesimo con 15.

E se a Roma, centro della cristianità, ci sono ben 90 negozi di articoli religiosi (12,6%), la Campania annovera ben 4 province nei primi 10 posti: Napoli seconda, Caserta quarta, Salerno sesta e Benevento nona. Al terzo posto si piazza invece Foggia.

Quella legata agli articoli religiosi è un’attività in cui sono poco presenti gli stranieri (solo il 4% in Italia) ma è al 40% a guida femminile e un’impresa su otto è guidata da giovani. Le stie della Camera di commercio di Milano sono state elaborate su dati del registro imprese 2015 e 2014 relativi a sedi e unità locali.