Confassociazioni: ingiusto non estendere alle lavoratrici autonome indennità in caso di violenza

Confassociazioni: ingiusto non estendere alle lavoratrici autonome indennità in caso di violenza

Dura presa di posizione di Confassociazioni nei confronti della decisione del governo di non estendere il congedo e l’indennità Inps che spetta alle lavoratrici vittime di violenza anche alle lavoratrici autonome.

A prendere la parola sulla questione con una nota è stata Federica De Pasquale, Vice Presidente di Confassociazioni con delega alle Pari Opportunità.

Prendiamo atto – scrive la Vice Presidente di Confassociazioniche il Governo non ha voluto trovare neppure un minimo di copertura finanziaria per estendere anche alle lavoratrici autonome il congedo e la relativa indennità erogata dall’Inps in caso di comprovata violenza ai sensi dell’articolo 24 del decreto legislativo 80/2015. Una grave ingiustizia sociale di cui chiameremo a rispondere anche il Ministro con delega alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi”.

La nota è stata emessa a seguito della dichiarazione di inammissibilità dell’emendamento proposto da Confassociazioni al testo del Disegno di legge n. 2233 (noto anche come Statuto del Lavoro Autonomo) in corso d’esame alla Commissione Lavoro del Senato.

Visto il notevole contributo apportato dalle lavoratrici autonome alla Gestione separata dell’Inps – prosegue De Pasqualeil mancato accoglimento dell’emendamento da noi proposto lo reputiamo, oltre che ingiusto, altamente lesivo della dignità di questa categoria di donne lavoratrici qualora fossero vittime di violenza”.

Questa – conclude la Vice Presidente di Confassociazioniè l’ennesima dimostrazione di come siamo discriminate rispetto alle lavoratrici dipendenti. Un atteggiamento che non siamo più disposte a tollerare, considerato anche l’apporto che diamo in termini di Pil all’economia del nostro Paese, cosa che ci viene costantemente riconosciuta”.