La bufera che da diverse settimane sta imperversando sulle banche italiane potrebbe avere dei riflessi anche sulle imprese che, proprio nei confronti delle banche, sono maggiormente esposte? Secondo l’agenzia di rating Moody’s, la risposta alla domanda è no.
In un suo studio Moody’s sostiene che gran parte delle imprese italiane cui è assegnato un rating ha un’esposizione “modesta” nei confronti banche e che i prestiti concessi dagli istituti di credito sono generalmente a lungo termine e non soggetti a discrezionalità.
Attenzione però. Moody’s mette in guardia da una eventuale riduzione del credito bancario che, secondo l’agenzia, avrebbe un impatto sulle piccole imprese senza rating, mentre tra le aziende con rating sarebbero più esposte a rischi quelle con la valutazione più bassa.
Anche in questo caso, il problema più grosso arriverebbe dalle sofferenze bancarie. Se, infatti, le banche italiane che le devono ridurre non lo facessero, questo “potrebbe portare alla revoca o alla riduzione delle linee di credito ‘uncommitted’, creando problemi di liquidità per le imprese che si affidano a tali linee“, sostiene Moody’s.
Un rischio al quale sarebbero più esposte le aziende con rating in area B, anche se gran parte delle 16 aziende con rating B analizzate nello studio possono contare su un numero sufficiente di fonti di liquidità di sicurezza, che le aiuterebbero anche in caso di una stretta delle banche.
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