Imprese agricole e terremoto, i primi fondi

Imprese agricole e terremoto, i primi fondi

È la classica goccia nel mare, ma di fronte alla tragedia del terremoto è comunque un segnale. Cinque milioni di euro provenienti dai fondi europei Pac saranno messi immediatamente a disposizione delle aziende agricole che operano nelle zone colpite dal sisma, tra Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria.

La zona interessata dal terremoto è infatti ad alta vocazione agricola e di allevamento e ben 958 domande di sussidi sono state presentate al ministero delle Politiche agricole dalle imprese di settore che operano nei 16 comuni oggetto dell’emergenza, individuati dalla Protezione civile.

Il ministro delle Politiche agricole Martina ha infatti spiegato che “nel quadro delle prime azioni necessarie a supporto dei territori del Centro Italia drammaticamente colpiti del terremoto abbiamo disposto, tramite Agea, che entro il 15 settembre siano erogati i 5 milioni di euro di contributi europei Pac richiesti dalle 958 imprese agricole”.

Martina ha poi sottolineato come l’iniziativa sia “una prima azione utile a garantire risorse e liquidità al tessuto agricolo più fortemente colpito dal terremoto, che si affianca anche a quanto già disposto dal governo con la dichiarazione dello stato di emergenza“.

Che il terremoto sia stata una tragedia anche per chi in quelle zone lavora e non solo vive, è ben presente al ministro, che ha continuato: “Puntiamo a far ripartire presto le attività, anche attraverso i rimborsi dei danni e delle perdite di reddito subite in queste ore ho sentito gli assessori all’agricoltura delle regioni Lazio, Umbria e Marche per un primo punto della situazione rispetto ai danni subiti dal settore agricolo. Nei prossimi giorni avremo un ulteriore incontro operativo per definire le azioni comuni utili al ripristino delle attività. C’è tanto lavoro da fare per riportare alla vita quotidiana anche le aree rurali colpite. Il ministero è a disposizione per offrire tutto il supporto necessario in questa prima fase d’emergenza e anche successivamente“.