Importante appuntamento il prossimo ottobre per i periti agrari italiani, che si ritroveranno dal 6 all’8 a Barga (LU) per il 18esimo Congresso nazionale dei periti agrari e dei periti agrari laureati.
Il congresso metterà al centro il tema della filiera agroalimentare nella sua interezza: dalla produzione alla trasformazione, fino alla commercializzazione, alla qualità e alla sicurezza alimentare.
Come ben sanno i periti, oggi la filiera agroalimentare è sempre più al centro dell’interesse generale e nel futuro di una professione che, tra le altre cose, ha il compito di valorizzare, tutelare e migliorare i prodotti agroalimentari, dalla produzione primaria al consumo finale.
Ecco perché, durante il congresso, saranno approfondite le caratteristiche e le opportunità della professione di perito agrario nel contesto nazionale e internazionale, con un focus speciale sui percorsi di produzione di cibo, sulle sue qualità e sostenibilità.
“Oggi il perito agrario – ha spiegato il presidente del Collegio nazionale dei periti agrari e dei periti agrari laureati, Lorenzo Benanti durante la presentazione del congresso – può occuparsi con successo di gran parte dei problemi tecnici ed economici del comparto agricolo. Un’attività che trova particolare corrispondenza con due settori sempre più contemporanei e attuali come quello del mondo della trasformazione agroindustriale e quello dell’applicazione delle normative dell’Unione europea in materia di supporto e affiancamento alle imprese. Quella del perito agrario è una figura professionale sempre più moderna e innovativa di cui l’agricoltura ha bisogno“.
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