Resistere e crescere a dispetto della crisi si può. Lo dimostra la tenacia con la quale, in Italia, nascono nuove imprese artigiane in questi anni difficili.
Secondo i dati di un’analisi di Unioncamere e InfoCamere su dati del registro delle imprese delle Camere di commercio, delle imprese artigiane nel secondo trimestre 2016, in questo lasso di tempo le nuove imprese artigiane nate nel nostro Paese sono oltre 2500, +0,2% rispetto al trimestre precedente e in netto miglioramento rispetto al trend degli ultimi anni.
Un dato che, però, è il meno brillante in assoluto per numero di imprese artigiane nate (22.677) negli ultimi dieci anni. Solo il fatto che, nello stesso periodo, vi è stato il minor numero cancellazioni del decennio (20.157) ha permesso il saldo positivo.
Su base territoriale, le regioni che si sono dimostrate più attive nel supportare la nascita di nuove imprese sono state la Valle d’Aosta, il Trentino-Alto Adige e la Liguria.
Questo il commento del presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, sull’andamento delle nuove imprese artigiane: “Nel lavoro artigianale c’è la vera identità del made in Italy, dove si combinano tradizione e innovazione. Per questo è importante non solo stimolare la nascita di queste realtà produttive, anche attraverso un ricambio generazionale che consenta di non disperdere uno straordinario patrimonio di saperi, ma anche diffondere i vantaggi della digitalizzazione per sfruttare al meglio le opportunità della rete“.
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