Digitalizzazione imprese e Industria 4.0

La più grande sfida per la digitalizzazione delle imprese italiane sembra essere quella dell’ Industria 4.0. Una rivoluzione che, nel nostro Paese, dovrebbe trovare terreno fertile, dal momento che si inserisce nel campo del manifatturiero che è la spina dorsale della nostra economia.

Il made in Italy, quello della tradizione, grazie al digitale e all’ Industria 4.0 si rinnova e può portare ad un nuovo made in Italy, in un processo che, si stima, nel 2020 farà generare al manifatturiero italiano almeno il 20% del Pil.

Per questo, alcune realtà hanno cominciato a muoversi come dimostra, per esempio, il caso di Fabbrica 4.0, progetto di Confindustria Servizi Innovativi che ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo del digitale nel manifatturiero attraverso diversi passaggi tipici dell’ Industria 4.0: reingegnerizzazione dei processi, utilizzo del cloud, stampa 3D, la manifattura additiva.

Quello di Confindustria Servizi Innovativi è solo uno dei tanti progetti che, si spera, potranno portare presto l’Italia sulla strada dell’ Industria 4.0. E, per rinfrescarci la mente, rivediamo insieme, in sintesi, che cosa c’è alla base di questa “quarta rivoluzione industriale”.

Intanto bisogna ricordare che l’espressione Industria 4.0 deriva dall’omologa tedesca Industrie 4.0, coniata in Germania dall’associazione di ingegneri Vda. La Germania, infatti. È la patria dell’ Industria 4.0, ormai da anni al centro delle strategie produttive nazionali.

Uno dei pilastri fondativi dell’ Industria 4.0 insieme ai Big Data (la raccolta, la razionalizzazione e l’analisi di una ingente mole di dati in tempi molto rapidi) e al Cloud Computing (disponibilità di dati in remoto, accessibili ovunque e sempre tramite web) è l’Internet of Things, (IoT, internet delle cose). In sostanza, l’IoT è la tecnologia che consente di connettere in rete tra loro e far dialogare tanto gli oggetti di uso quotidiano (dal frigo alla lavatrice), quanto le macchine di sistemi produttivi industriali complessi.

Proprio l’applicazione di queste tre componenti alla produzione industriale farà in modo che i processi aziendali diventino più rapidi, economici e razionali. Le macchine non si limiteranno a produrre, ma diventeranno dei veri server in grado di immagazzinare dati, rielaborarli e inviare alle varie unità dell’azienda informazioni in tempo reale sullo stato dei processi produttivi, in modo da variarli e renderli più efficaci se necessario.

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