La stretta sui voucher preoccupa quanti fino a poco fa hanno fatto i furbi con la normativa in materia.
Il cambio di rotta, introdotto con le recenti modifiche al Jobs Act, ha il risvolto più evidente sulla tutela del lavoro accessorio, in modo che sia garantita la tracciabilità totale dei voucher evitandone l’utilizzo fraudolento.
Ora gli imprenditori che utilizzano i buoni devono inviare, almeno 60 minuti prima dell’inizio di ogni prestazione, remunerata con i buoni lavoro, un sms o una e-mail all’Ispettorato nazionale del lavoro contenente. Nella comunicazione devono essere indicati i dati anagrafici e il codice fiscale del lavoratore, il luogo, il giorno e l’ora di inizio e di fine della prestazione lavorativa.
La comunicazione deve essere inviata ogni volta che viene utilizzato un voucher. Se la prestazione lavorativa giornaliera è svolta su ore frazionate, la comunicazione per il buono deve essere effettuata più volte.
Chi non effettua questa comunicazione sui voucher, rischia una sanzione amministrativa che va da 400 a 2.400 euro per ogni lavoratore per il quale non è stata inviata la comunicazione.
Per sapere a quale indirizzo e-mail inviare le comunicazioni sui voucher l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha emanato una circolare con le istruzioni e gli indirizzi ai quali mandare le comunicazioni. Per la comunicazione via sms, ancora non sono state emanate le istruzioni.
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