Inglese in azienda, questo sconosciuto…

Se il linguaggio della tecnologia, e di riflesso la lingua italiana, si nutre sempre più di parole in inglese, lo stesso accade per i nuovi linguaggi aziendali con la cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale. A partire già dal suo nome: Industry 4.0.

Uno scenario nel quale, per poter essere efficienti e produttivi, tutti gli attori devono parlare la medesima lingua, appunto la lingua inglese. Ma questi attori sono pronti a farlo?

Per capirlo, è bene dare un’occhiata ai dati dell’EF EPI-c, l’unico indice, a livello mondiale, relativo alla competenza linguistica delle aziende. I dati sono stati presentati da EF Corporate Solutions, realtà internazionale nel settore della formazione linguistica aziendale, e hanno sancito il fatto che i dipendenti del settore manifatturiero, nel mondo, hanno una debole conoscenza della lingua inglese, che arriva a malapena al livello B1, con un punteggio medio di 51,41/100.

L’analisi intraziendale di questo settore mostra un’ampia differenza in termini di competenze linguistiche nelle varie posizioni lavorative. Nello specifico, Il punteggio medio per i lavoratori che ricoprono funzioni di logistica e stoccaggio è 38 (livello A2, una conoscenza scolastica dell’ inglese), mentre chi si occupa di ricerca scientifica totalizza il punteggio più alto del settore (56, livello intermedio B1).

In produzione, contabilità ed amministrazione la conoscenza della lingua inglese è elementare, mentre il personale dei reparti marketing e PR, HR, IT e la Direzione registrano livelli di competenza più elevati, in quanto più esposti al clima di internazionalizzazione propria del settore produttivo.

L’English Margin Report di EF, associato a questa ricerca, mostra come l’88% dei clienti sia disposto a pagare un extra a quelle aziende con una padronanza dell’ inglese migliore, mentre l’81% prenderebbe in considerazione la possibilità di scartare partner con una scarsa padronanza dell’ inglese.

Nel caso dell’Italia, il basso livello di competenza linguistica si riflette anche sulla percezione delle nostre imprese all’estero: per puntare all’internazionalità è infatti necessario investire prima nella formazione linguistica dei lavoratori.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Ultim’ora: da oggi le estetiste sono ILLEGALI | Ti becchi denuncia e multa se ci vai: peggio degli spacciatori

Le estetiste sono diventate illegali, equiparate agli spacciatori. Da oggi in poi guai anche a…

4 ore ago

Ufficiali le “Pensioni Berlusconi”: tasse ridotte al 7% | Realizzato finalmente il sogno del compianto Silvio

Le pensioni del defunto ex premier tornano in auge: scopri tutto quello che ti spetta…

9 ore ago

Ore 21:00: “dovete stare fermi come i morti” | COPRIFUOCO ESTIVO 2025: è arrivata l’ufficialità

Veramente si parla di coprifuoco estivo 2025 dalle 21? Facciamo chiarezza in merito. L'estate è…

11 ore ago

Ultim’ora: è morto il più grande supermercato italiano | A breve serrande chiuse ovunque: rimangono solo le macerie

Una brutta notizia per milioni di consumatori: il marchio di supermercati più conosciuto nel nostro…

13 ore ago

Frigo, non conservare mai negli sportelli laterali: vai in shock anafilattico | “Devono rimanere vuoti”

L'educazione alimentare è un percorso di inesauribile apprendimento. È fondamentale in tal senso utilizzare correttamente…

15 ore ago

Luce e Gas, a luglio la bolletta non arriva per nessuno: ufficiale l’embargo estivo | “Ne riparliamo a settembre”

Luce e gas non sono mai stati così tanto amici e alleati del bilancio familiare.…

17 ore ago