La cosmetica Made in Italy sta conoscendo un periodo molto florido e propizio, tanto che il 2016 si è concluso non solo con segno positivo, ma con dati davvero sorprendenti, che confermano la supremazia italiana anche in questo settore.
Il fatturato, infatti, ha registrato, per l’anno appena trascorso, un valore di oltre 10,5 miliardi di euro (+5% sul 2015), con un impatto sempre più positivo dell’export: +12% a circa 4,3 mld.
Questi numeri da capogiro sono stati resi noti da un’indagine condotta da Cosmetica Italia presentata a Milano, che, oltre ad offrire lo scenario, molto positivo, del 2016, ha cercato anche di fare previsioni per il 2017.
Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia, ha dichiarato in proposito: “La domanda interna di cosmetici impatta positivamente sui fatturati dell’industria nazionale. Il mercato interno, infatti, registra nel 2016 una crescita dello 0,5%, con un valore di 9,9 miliardi di euro. Dopo le contrazioni degli ultimi anni tornano a crescere i canali professionali, mentre le vendite dirette proseguono la loro forte ascesa”.
Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi Cosmetica Italia, ha poi aggiunto: “Abbiamo svolto un’importante studio sui principali indicatori finanziari del settore cosmetico, individuando classi dimensionali e di mercato omogenee per avere uno spaccato reale dell’industria. I vari indici confermano la solidità patrimoniale e strutturale delle imprese cosmetiche”.
Per quanto riguarda i diversi settori, fanno da traino acconciatura professionale e centri estetici, che chiudono il 2016 con una crescita rispettivamente dell’1% (oltre 560 milioni di euro) e del 2,1% (230 mln), grazie a una ripresa delle frequentazioni e quindi dei consumi, sottolinea l’associazione nazionale imprese cosmetiche.
Alla grande anche le vendite dirette (oltre 750 mln), comprensive delle vendite a domicilio, per corrispondenza ed e-commerce: soprattutto grazie allo shopping online, le vendite dirette segnano trend superiori agli altri canali (+7,8%).
Molto importante rimane il canale del mondo naturale e green, con l’erboristeria a +1,7%, e anche una seppur timida ripresa della profumeria (+0,9%, 2 miliardi) che nelle vendite di cosmetici in Italia mantiene il secondo posto dopo la grande distribuzione.
Quest’ultima continua a costituire il 40% della distribuzione di cosmetici con un valore di 3,8 mld, pur segnando un calo dell’1,1%.
Vera MORETTI
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