Riccardo Alemanno, presidente INT ma anche vice presidente vicario di Confassociazioni, ha espresso la sua approvazione circa il D.L.193/2016, nel quale, per la prima volta viene indicata la certificazione UNI, prevista dalla Legge 4/2013, come requisito per ottenere una funzione professionale.
Si tratta, senza ombra di dubbio, di un provvedimento che mira a tutelare i professionisti, i quali, per svolgere il proprio lavoro, necessitano, come biglietto da visita, una buona dose di credibilità. E, ovviamente, non lascia posto a chi, al contrario, non dimostra di avere la preparazione necessaria.
Queste le parole di Alemanno: “Nel caso particolare si tratta della certificazione collegata alla Norma UNI 11511 destinata ai tributaristi, argomento, questo, del tavolo della giornata di studio organizzata dall’Associazione, focalizzata sulle novità fiscali contenute nel D.L. 193/2016 e nella Legge di Bilancio, che si svolge questa mattina a Napoli. La novità è che viene identificato un percorso nuovo, per il nostro Paese, per svolgere una funzione professionale richiamando la normativa UNI e l’attestazione di qualità entrambi contenute nella Legge 4/2013. Il Legislatore potrà pertanto fare riferimento, in futuro, a questi requisiti per individuare i professionisti destinatari di nuove funzioni. Professionisti che non solo dovranno avere requisiti controllati dall’associazione di appartenenza, ma anche quelli previsti dalle norme UNI che costituiscono una certificazione di parte terza, un’assoluta novità nel panorama professionale italiano”.
Cosa succede, dunque, dopo aver ottenuto questa certificazione, insieme all’attestato di qualità? Il tributarista, perché di questo si tratta, potrà autenticare la firma del proprio assistito ai sensi dell’art.63 del DPR 600/73 che regolamenta l’assistenza e la rappresentanza avanti gli uffici finanziari.
Ha poi concluso il vice presidente vicario: “Da ciò si deduce facilmente l’importante novità che c’è stata in campo professionale. Un risultato questo che valorizza ulteriormente il lavoro svolto finora da Confassociazioni e da tutte le Associazioni che rappresenta, quale appunto l’Istituto Nazionale Tributaristi che presiedo. Ovvio che non restiamo seduti a crogiolarci su quanto ottenuto, ma anzi saremo costantemente attenti sullo stato delle professioni, così da garantire competenze e professionalità certificate e qualificate, sempre e per ogni esigenza del nostro Paese”.
Vera MORETTI
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