Confassociazioni favorevole all’eliminazione del fascicolo del fabbricato dal dl Lavoro

Paolo Righi, presidente di Confassociazioni Immobiliare, e Federica De Pasquale, vice presidente Confassociazioni con delega alle pari opportunità, hanno espresso la loro soddisfazione circa la decisione di eliminare il fascicolo del fabbricato dal disegno di legge sul Lavoro Autonomo.

Righi, anche presidente Fiaip, ha specificato: “Un provvedimento, quello relativo al fascicolo del fabbricato, che avevamo richiesto di stralciare lo scorso 11 gennaio, nel corso dell’Audizione parlamentare alla Camera poiché avrebbe significato ulteriori oneri per la proprietà immobiliare e non sarebbe stato la soluzione salvifica sul fronte dei fenomeni simici. La sicurezza degli immobili, nelle aree a rischio è senz’altro una delle tante sfide che Casa Italia ha posto all’ordine del giorno e non può tradursi in una compravendita di fogli precompilati per pochi euro dai tecnici”.

Per quanto riguarda la prevenzione dei dissesti ad opera degli eventi sismici, Righi approva il decreto attuativo appena firmato da Graziano Delrio, ministro delle infrastrutture, che infatti contiene linee guida per la classificazione del rischio sismico.
Questo atto coincide con l’avvio del bonus 20117, che prevede la detrazione fiscale con la possibilità di fruire di un maggior incentivo nel caso in cui sull’abitazione, prima e seconda casa, sull’immobile adibito ad attività produttiva o sulle parti comuni dei condomini, si effettuino interventi di adeguamento sismico certificati.

Federica De Pasquale, dal canto suo, ha aggiunto: “La decisione della Commissione Lavoro della Camera di eliminare il fascicolo del fabbricato è apprezzabile soprattutto nell’interesse dei condomini e dei proprietari di casa. Ma non è sufficiente. Siamo realmente preoccupati sul come procedono gli altri lavori della Commissione. Dagli emendamenti approvati, in particolare agli articoli 5 e 6, è evidente che si stanno continuando a privilegiare gli ordini e i collegi a discapito delle professioni associative regolamentate ai sensi della legge 4/2013. Rivolgiamo, pertanto, un caloroso appello al Presidente Damiano affinché lavori per dirimere tale ingiustizia. Diversamente, come già ribadito dal nostro Presidente Angelo Deiana, ci vedremo costretti a protestare formalmente nelle sedi competenti italiane ed europee per tutelare i diritti dei lavoratori/professionisti che rappresentiamo”.

Vera MORETTI