Investimenti esteri: convegni in Italia per spingere il mercato del Made in Italy

Enrico Molinari, Vice Presidente Esecutivo di Confassociazioni International, ha voluto esprimere il suo parere riguardo la gestione dei processi di commercio estero e le dinamiche di attrazione degli investimenti in Italia facendo leva sul patrimonio immenso del Made in Italy, a cominciare dalla sua qualità altissima, che però, per essere adeguatamente valorizzata, deve seguire strategie ben precise.

Di questo e di molto altro, in primis le riforme strutturali su giustizia, fisco e semplificazione del mercato del lavoro, si è parlato durante il ciclo di convegni Investimenti esteri: risorsa odierna, speranza di domani, che ha fatto tappa a Torino, Mestre, Roma, Salerno e Milano, durante i quali si è parlato, appunto, delle opportunità derivanti dai processi di internazionalizzazione d’impresa e alle politiche di attrazione degli investimenti esteri .

Molinari ha dichiarato: “Insieme a ICE – Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese italiane, a Unioncamere, a Confassociazioni, ai Ministeri competenti, alle Autorità regionali, alle imprese, al settore bancario e al mondo delle professioni abbiamo condiviso l’attenzione con cui gli investitori internazionali guardano al nostro Paese e abbiamo cercato di analizzare il valore aggiunto di essere inseriti tra le prime 12 aree più attraenti a livello globale con un volume di capitali attratti in Italia pari a 60 Mld/€ tra il 2013 e il 2015 e con un incremento del 50% sul periodo precedente”.

Oltre alla costituzione del Comitato per gli Investimenti esteri, coordinato direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico, esistono gli strumenti di supporto della Direzione Generale per la Promozione del Sistema paese appartenente al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Ha aggiunto il vice presidente di Confassociazioni International: “Ora è compito di ognuno di noi rendere l’Italia un prodotto finanziario unico per tradizioni, cultura, storia, identità e know-how e rilanciare il suo ruolo di terza economia dell’Eurozona e di secondo paese manifatturiero in Europa. In questo percorso, Confassociazioni tutta c’è, pronta a rappresentare il mondo delle professioni nel sistema costituzionale, legislativo, economico e sociale italiano e nei corrispondenti ambiti europei e internazionali, confermando una grande attenzione alle esigenze di ogni singolo aderente alla Confederazione”.

Vera MORETTI