Il Documento di Economia e Finanza 2017 dovrebbe contenere una nuova Riforma del Catasto che prevederebbe rincari IMU e penalizzazioni ISEE sostanziali.
Il Ddl garantisce l’invarianza del gettito a fronte di una redistribuzione dei costi tra i contribuenti: in sostanza, l’aggiornamento delle rendite catastali punta ad una maggiore equità e ad un riequilibrio del prelievo allineando i valori catastali a quelli di mercato, che però andrà accompagnato anche da un intervento di “manutenzione” del federalismo fiscale.
Questo significa che la Riforma del Catasto porterà a una serie di pesanti rincari per i possessori di immobili, soprattutto in caso di seconde case ed uffici, e specialmente se nelle grandi città o in centri storici.
in alcuni casi, addirittura le cifre raddoppieranno rispetto alla rendita catastale, a causa di incrementi di spese e di imposte sull’immobile, a cominciare da IMU, TASI, TARI, costi di compravendita, successione, donazione, ma anche il valore dell’ISEE, che tiene conto anche delle rendite immobiliari del nucleo familiare.
Gli aumenti maggiori interesseranno gli immobili ubicati in grandi città come Roma, Milano, Venezia e Napoli, dove i valori delle abitazioni di categoria A/2 saranno tra il 200% e il 300% più alti rispetto ai valori attuali. Mentre le cose miglioreranno per i proprietari di immobili situati in provincia, in periferia o lontani dalle città.
Vera MORETTI
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