Fipe ribadisce l’errore dell’eliminazione dei voucher

Senza voucher, i datori di lavoro dei pubblici esercizi, ma non solo, si trovano in difficoltà poiché non sono state loro proposte valide alternative

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Quello che si presagiva sta purtroppo accadendo: l’eliminazione dei voucher sta generando non poca confusione, e, dopo le aspre critiche dovute alla loro abrogazione, poiché considerati strumenti indispensabili in vista di collaborazioni a scadenza o stagionali, ora prevale l’incertezza, poiché, in vista dei lavori estivi, le aziende non sanno come comportarsi, senza la possibilità di usufruire di valide alternative.

Questo è quanto ha ribadito Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe: “L’abbiamo detto e ripetuto: la cancellazione dei voucher è stata un grave errore e un grande danno per le nostre imprese. A questo si aggiunge che, a distanza di due mesi dall’abolizione dei voucher, nulla di concreto è stato fatto per permettere a tutte le imprese di avere uno strumento legale per regolamentare le prestazioni di lavoro occasionali. L’ipotesi che prevede uno strumento normativo soltanto per le imprese fino a 5 dipendenti e per soli 5 mila euro all’anno è non solo limitante, ma anche non risolutiva”.

Ma non è tutto, perché il presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha rincarato la dose: “Il voucher rappresentava per il nostro settore e non solo, uno strumento indispensabile per mantenere nei confini della legalità prestazioni occasionali caratterizzate da alta flessibilità e stagionalità. E’ necessario, perciò, trovare al più presto uno strumento che permetta a imprese di tutte le dimensioni di tracciare queste prestazioni evitando che si alimenti il nero”.

Vera MORETTI