Road map per le Banche Venete al secondo appuntamento

E’ servito agli addetti ai lavoro il confronto a porte chiuse “Come superare la crisi dei risparmiatori dell’Area Veneta e delle Banche Venete”, che era stato organizzato lo scorso 19 maggio a Venezia, e ciò che è emerso in quell’occasione verrà discusso il prossimo 14 giugno a Treviso durante un nuovo incontro con le associazioni, come ha anticipato Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni.

Giorgio Granello, responsabile Nord Italia di Confassociazioni, ha dichiarato in proposito: “Non possiamo mettere nel dimenticatoio quanto è avvenuto, ovvero il dissolvimento di risorse finanziarie: complessivamente si contano circa 15 miliardi di perdite (finora) e il coinvolgimento di oltre 205mila tra imprenditori, dipendenti e risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. E’ per questo che Confassociazioni, facendo seguito all’impegno preso, metterà sul tavolo il prossimo 14 giugno alle ore 16.00 (Sala del Consiglio della Provincia di Treviso, via Cal di Breda, 116) una serie di temi che ritiene essenziali. In primis, quello della presa di coscienza collettiva del sistema Veneto rispetto alla crisi delle due banche”.

Parteciperanno tutte le associazioni di risparmiatori, investitori, dipendenti e consumatori, mentre non saranno presenti i rappresentanti delle banche perché in questo secondo ed importante appuntamento verranno approfonditi i temi emersi lo scorso 19 maggio. Tutto ciò è finalizzato a costruire una piattaforma “di considerazioni, richieste e condizioni che abbia l’obiettivo del salvataggio delle banche venete e, soprattutto, della tenuta complessiva del sistema sociale ed economico di una regione strategica come il Veneto”.

Si tratterà di un lavoro duro e complesso, poiché le domande emerse sono tante e altrettanto complesse:

  • Quale contributo dello Stato in termini di capitale e quale contributo dei privati? Quale è la nostra idea?
  • Chi si prenderà gli NPL delle due banche e a quale valore, oppure potranno essere gestiti in proprio?
  • Se si dovesse procedere a una fusione quali potrebbero essere le reti di protezione da attivare per azionisti, risparmiatori, dipendenti? Quanti e quali posti di lavoro saranno salvaguardati?
  • Quali i possibili meccanismi di ristoro dei diversi soggetti defraudati (azionisti, risparmiatori, dipendenti)?
  • Quale sarà il meccanismo di governance nel periodo dell’intervento statale? E, in questa fase, ci sara’ una rappresentanza di azionisti, risparmiatori e dipendenti che può verificare l’andamento mentre viene governato con il contributo statale che è anche loro?
  • In tale processo di risanamento, quali assicurazioni sulle linee di credito verranno concesse al sistema Veneto?
  • Quale partecipazione agli utili futuri della banca risanata può essere ipotizzata per il sistema che ha visto la propria fiducia tradita?

Ha poi concluso Giorgio Granello: “In ogni caso, noi di Confassociazioni ci proveremo fino alla fine per cercare di ridare dignità ai risparmiatori veneti e, quindi, di riflesso alla Regione tutta”.

Vera MORETTI