Confassociazioni ha annunciato un vero e proprio restyling all’interno del suo organigramma, che coincide con un cambio di marcia indispensabile per potersi adeguare ai tempi.
Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, ha infatti dichiarato, nel presentare le novità salienti: “Grandi novità e grandi professionisti nel nostro nuovo organigramma per accelerare ancora di più la nostra già straordinaria crescita. Nel DNA di una grande rete professionale come la nostra c’è il gene fondante del suo successo: la capacità di saper coniugare il valore della tradizione con la spinta verso l’orizzonte dell’innovazione. E’ per questo che fin dall’inizio del 2017 abbiamo lavorato per un grande rinnovamento del nostro modello organizzativo. Un’operazione impegnativa perché, pur nella continuità degli obiettivi strategici (visione di lungo periodo, collaborazione competitiva e crescita costante), abbiamo inserito nuove importanti professionalità che fossero in grado di sostenere in termini di competenze e relazioni i nostri 652mila iscritti, le oltre 126mila imprese associate e le 341 associazioni professionali che fanno parte di Confassocazioni”.
Tra il 2013 e il 2017, la rete delle associazioni e delle organizzazioni che ne fanno parte è cresciuta notevolmente, passando da 50mila a 650mila iscritti e da 42 a 341 associazioni e, per questo, la nuova struttura di vertice di Confassociazioni è costituita da quasi 100 protagonisti, a livello centrale e territoriale, così suddivisi:
Si tratta, ha dichiarato Deiana, di “persone di grande rilievo al servizio di una grande business community come la nostra. Una rete di comando diffusa che avrà come obiettivi primari sia quello di continuare ad espandersi in termini quali-quantitativi, sia quello di continuare ad investire da veri e propri azionisti la propria professionalità in CONFASSOCIAZIONI e nel Paese. Le premesse positive ci sono tutte: i nomi e le biografie presenti sul sito raccontano chiaramente il livello professionale e imprenditoriale di cui stiamo parlando”.
Ma le novità riguardano anche le branch strategiche, come quelle dedicate ad Ambiente, Infrastrutture e New Deal, ma anche importanti Osservatori nazionali come Fiscalità, Impresa e Professioni 4.0, Infrastrutture, Reputazione, Sovraindebitamento.
Le branch già esistenti e funzionanti sono state ulteriormente rafforzate: Immobiliare, Banca e Finanza, Digital, Coaching, Comunicazione, Cultura Spettacolo Moda, Giovani e Start-Up, Imprese e Consumatori, International, Management, Sport e Benessere, University.
Vera MORETTI
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