L’agroalimentare Made in Italy va difeso, tutelato e sostenuto e, a tal fine, si assiste in questo momento ad uno storico accordo tra agricoltura e industria alimentare italiana di eccellenza, sottoforma di realtà associativa chiamata Filiera Italia, di cui è stato appena firmato l’atto costitutivo.
Questa associazione è stata promossa da Coldiretti e Ferrero, Inalca/Cremonini e Consorzio Casalasco (Pomì e De Rica), ma tra i soci fondatori ci sono anche Bonifiche Ferraresi, Ocrim, Farchioni Olii, Cirio agricola, Donna fugata, Maccarese, Ol.Ma, Giorgio Tesi group, Terre Moretti (Bellavista) e Amenduni Spa.
Si tratta di tutelare i valori comuni dell’identità territoriale e nazionale, che partono dalla trasparenza e dalla sostenibilità, per fare in modo che i consumatori siano consapevoli ed informati, ma anche per favorire la diffusione di pratiche alimentari basate sui principi della dieta mediterranea, attraverso la combinazione di tutti gli ingredienti utili ad una alimentazione sana.
Luigi Cremonini, presidente della associazione, ha parlato di un’alleanza di filiera che unisce due produzione agricola e industria italiana, elementi dai quali non si può assolutamente prescindere.
Le parole di Cremonini: “Finisce una contrapposizione immotivata e fuorviante e nasce un’alleanza che tutela la vera distintività e l’eccellenza della produzione agroalimentare italiana. Un nuovo protagonista fiero ed orgoglioso di rappresentare in Italia ma anche sui mercati mondiali sia i prodotti di eccellenza del vero made in Italy sia il modello efficiente e sostenibile dell’agroalimentare italiano che tutto il mondo ammira e richiede”.
Ha poi aggiunto Enzo Gesmundo, vice presidente: “Si tratta di una nuova forma di rappresentanza in cui Coldiretti, sempre più sindacato imprenditoriale di filiera, insieme a campioni industriali nazionali dei rispettivi settori, compresi i mezzi tecnici per l’agricoltura e la tecnologia avanzata per la trasformazione alimentare, sono uniti per la realizzazione di accordi economici e commitment concreti finalizzati ad assicurare la massima valorizzazione della produzione agricola nazionale anche attraverso la realizzazione di contratti di filiera sostitutivi dell’ormai superata stagione della sterile interprofessione“.
Vera MORETTI
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