Capodanno: il brindisi è stato Made in Italy

Ora che anche l’Epifania se n’è andata e, con sé, si è portata via tutte le festività, è possibile fare un bilancio per capire come se l’è cavata il nostro Made in Italy.

Ebbene, Capodanno ha segnato un vero e proprio plebiscito per lo spumante italiano, del quale sono stati stappati ben 360 milioni di litri solo all’estero, determinando un aumento dell’11% rispetto all’anno scorso e raggiungendo una cifra da record.

L’esportazione all’estero, dunque, ha raggiunto 1,3 miliardi di euro, oltre ad ogni più rosea aspettativa, grazie ai mercati che da sempre dimostrano di apprezzare particolarmente le bollicine italiane, ma anche a quelli emergenti, che sono sempre più attratti dai nostri vini.

La Brexit non ha certo scoraggiato i brindisi degli inglesi, che, al contrario, si sono dimostrati fedelissimi e hanno contribuiti ad un aumento dell’export del 13%, superando così gli altrettanto appassionati di spumanti italiani, ovvero gli Stati Uniti, solo secondi in classifica. Terza, anche se ancora un po’ distaccata, la Germania.

Ma quali sono le bollicine più amate nel mondo? Primo senza alcun dubbio rimane il Prosecco, seguito da Asti e Franciacorta, che ormai non temono la concorrenza straniera dello champagne francese.
Ma, se in Italia si beve solo spumante italiano originale, tanto che a Capodanno sono state stappate ben 65 milioni di bottiglie, all’estero già proliferano le imitazioni, in particolare in Germania.
Per ora, questa tendenza, pericolosa e quindi da fermare appena possibile, non ha minato l’export, poiché all’estero si conta che siano state stappate oltre 600 milioni di bottiglie, ma Coldiretti mette in guardia e annuncia, come era già accaduto per altri nostri tradizionali prodotti spudoratamente imitati, una lotta contro la contraffazione in difesa dei vini Made in Italy.

Vera MORETTI