Relativamente alle principali agevolazioni fiscali che riguardano l’anticipo pensionistico, è bene sapere che l’APE volontaria è esentasse, poiché non concorre a formare il reddito IRPEF.
Viene riconosciuto a lavoratori che abbiano alcuni particolari requisiti, e che viene restituito con rate ventennali applicate sull’assegno previdenziale.
Sugli interessi del finanziamento e sull’assicurazione c’è un credito d’imposta annuo del 50% dell’importo, pari ad un ventesimo degli interessi e dei premi assicurativi pattuiti nei relativi contratti.
Anche questo credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito IRPEF, ed è riconosciuto dall’INPS per l’intero importo, a partire dal primo pagamento della pensione.
L’INPS agisce come sostituto d’imposta, ciò significa che applica automaticamente l’agevolazione sulle rate mensili che si applicano alla pensione, rivalendosi poi sulle ritenute da versare al Fisco. In pratica, a partire dalla prima rata applicata sulla pensione come restituzione del prestito, viene versato il 50% degli interessi e del premio assicurativo, calcolato sulla base degli importi totali comunicati dall’istituto finanziatore con il piano di ammortamento e dall’impresa assicurativa.
Infine, all’APE si applicano tutte le agevolazioni fiscali per il settore del credito previste dagli articoli da 15 a 22 del Dpr 601/1973.
Vera MORETTI
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