Imprese artigiane ancora in negativo ma in ripresa

Considerando la situazione delle imprese artigiane, al 31 dicembre erano 1.327.180 quelle regolarmente registrate, con 80.836 iscritte, che corrispondono ad un tasso di iscrizione del 6%, e 92.265 cessate, pari ad un tasso di cessazione del 6,9%.
Saldo negativo, dunque, di 11.429 unità tra natalità e mortalità, che quindi corrisponde ad una percentuale negativa dello 0,9%, ma sempre in miglioramento rispetto all’1,2% dell’anno precedente.

Questi dati significano che nel 2017 sono nate 311 imprese artigiane al giorno,
Lo 0,9% in calo è determinato soprattutto dalla dinamica negativa delle imprese delle Costruzioni (-1,3%) e di quella del Manifatturiero (-1,2%), mentre nei Servizi, il primo comparto dell’artigianato per numero di occupati (37,5%), si osserva una sostanziale tenuta (-0,2%).

Tra le imprese artigiane costituite nel 2017, la forma giuridica delle srl è in crescita del 4,2%, mentre scendono le società di persone (-2,6%) e le ditte individuali (-0,8%).
Generalmente, tra le imprese attive, la dimensione media delle srl del settore è di 6,8 addetti, quindi superiore a 3,9 addetti/impresa delle società di persone e a 1,7 addetti/imprese delle ditte individuali.

A livello territoriale, la diffusione del settore si sta espandendo su tutta Italia, ad eccezione del Trentino Alto Adige, dove si registra una stabilizzazione delle imprese. Percentuali di diminuzione più contenuta arrivano da Valle d’Aosta (-0,1%), Lombardia (-0,4%), Calabria (-0,5%) e Friuli-Venezia Giulia (-0,5%).

A livello provinciale si nota un miglioramento del tasso di variazione in 73 province italiane sulle 105 considerate, quindi significa che la crescita coinvolge due province su tre, con una percentuale del 69,5% di gran lunga migliore del 56,2% del 2016.
Sette sono le province che rimangono stabili, mentre nelle 25 rimanenti c’è un peggioramento della situazione.
Entrando maggiormente nel dettaglio, nel 2017 l’artigianato è cresciuto a Reggio Calabria (+0,9%), Bolzano (+0,7%), Milano (+0,6%), Taranto (+0,2%) e Trieste (+0,1%), mentre dimostrano di resistere, seppur con crescita zero, le imprese artigiane a Monza e Brianza e Napoli.

Vera MORETTI