RTI approva il passaggio da Industria 4.0 a Impresa 4.0
Patrizia De Luise ha espresso la sua approvazione per il cambiamento di denominazione, che rispecchia maggiormente il tessuto imprenditoriale italiano
Patrizia De Luise, presidente portavoce di Rete Imprese Italia e presidente di Confesercenti, è intervenuta a Torino durante la presentazione dei risultati del 2017 relativi al piano nazionale Impresa 4.0 e, in quell’ambito, ha spiegato il motivo del passaggio da Industria 4.0 a Impresa 4.0.
“Abbiamo necessità di coinvolgere tutte le imprese se vogliamo agganciare la ripresa e garantire occupazione a tutti. Qui sta l’innovazione. È fondamentale passare dall’enunciazione ad una declinazione di interventi che consentano di portare innovazione nel mondo delle MPMI. Queste imprese riescono a far convivere l’innovazione tecnologica con la capacità di realizzare un prodotto artigianale, un valore aggiunto fondamentale per il nostro Paese”.
Per questi motivi, le micro, piccole e medie imprese che popolano tutto il territorio urbano, hanno bisogno di essere valorizzate, anche attraverso processi di sburocratizzazione e investimenti nella formazione, da proporre non solo ai dipendenti ma anche ai titolari d’impresa.
De Luise ha poi aggiunto: “Occorre dunque mettere in condizione le imprese di lavorare e di innovare: ma se le imprese non conoscono le regole del gioco non possono farlo. E se non si salvaguardano le imprese non si garantisce l’occupazione, alla base della tenuta sociale di un paese. Quindi dobbiamo mettere le imprese in condizione di lavorare, progredire e reggere la concorrenza con gli altri Paesi. Solo così si crea futuro”.
Al dibattito hanno partecipato anche il Presidente dell’Istat Giorgio Alleva, i Rettori del Politecnico di Torino Prof. Marco Gilli e dell’Università degli Studi di Torino Prof. Gianmaria Ajani e la Presidente della Fondazione ITS ICT Torino Anna Maria Poggi.
A discutere risultati e prospettive del Piano con Patrizia De Luise c’erano anche il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, i Segretari Generali della Cgil Susanna Camusso e della Uil Carmelo Barbagallo e Angelo Emilio Colombini, Segretario Confederale Cisl.
I lavori sono stati conclusi dagli interventi del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Vera MORETTI