Per i turisti stranieri, l’Italia rimane la meta preferita

I turisti stranieri che hanno visitato l’Italia nel 2017 non hanno intenzione di fermarsi e, anzi, nell’anno in corso aumenteranno ancora, attirati dalle bellezze artistiche, naturali e gastronomiche che il Belpaese sa offrire da Nord a Sud.

Se, infatti, nell’anno scorso sono stati 58,8 milioni, nel 2018 arriveranno addirittura a 62 milioni, con un aumento del 5%.

Ovviamente, per fidelizzare questi nuovi turisti, occorre applicare una politica economica adeguata che sappia sostenere lo sviluppo e la competitività del turismo italiano. A chiederlo sono le imprese che fanno parte di Assoturismo Confesercenti, che si aspettano un piano di intervento che sappia accompagnare il settore nel modo più giusto.
Considerando che il 2018 si prospetta come un anno molto dinamico dal punto di vista del turismo, soprattutto straniero, non si deve farsi trovare impreparati.

La crescita maggiore arriverà dai Paesi extraeuropei, ma arrivi massicci sono attesi anche dall’Europa e dal mercato domestico.
Tra i turisti più fedeli ed attratti dall’Italia ci sono gli statunitensi, per i quali si stima una crescita del 5,5%, ma anche i visitatori cinesi sono destinati ad aumentare, del 4,5%.
Bene anche le attese sulla domanda proveniente da Australia e America Latina, viste entrambe in crescita del 3,5%, mentre i visitatori giapponesi dovrebbero aumentare del 2,5% nel corso del 2018.
Guardando all’Europa, i mercati più interessanti per il nostro Paese sono quello tedesco, che ha segnato un aumento del 3% lo scorso anno e che dovrebbe crescere nel 2018 di un ulteriore 2%, la Francia (+2,5%) e l’Inghilterra (+2,5%).

Vittorio Messina, presidente di Assoturismo, ha dichiarato: “Il turismo merita una maggiore attenzione: occorre individuare le giuste coordinate per accompagnare la crescita e lo sviluppo del settore, mettendo in campo tutte le azioni che consentono di rendere strutturale una domanda turistica che si presenta in forte crescita. Uno scenario che impone la predisposizione di tutti gli strumenti necessari per agganciare questo trend positivo in modo da rispondere alle aspettative dei viaggiatori, creando un vantaggio competitivo per il nostro sistema turistico. Per questo abbiamo proposto alle forze politiche un piano di intervento che si articola in quattro pilastri, dalla ricostituzione di un Ministero per il Turismo che permetta di perseguire una politica unitaria sul turismo – sia su fisco che su promozione – al varo di un piano specifico per sostenere le micro e piccole imprese del settore, soprattutto quelle stagionali. Ma è indispensabile anche agire sul fronte dell’Unione europea, ricalibrando il recepimento delle normative sul turismo e riequilibrando i livelli di tassazione sulla media Ue, e varare un progetto concreto di destagionalizzazione che permetta finalmente al nostro Paese di valorizzare la propria offerta turistica per dodici mesi l’anno”.

Vera MORETTI

Direttore

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