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Anticipo Naspi per chi apre partita Iva: come funziona e inoltro della domanda

I percettori dell’indennità disoccupazione Naspi, possono chiederne l’anticipo una tantum, nel caso abbiano intenzione di avviare un’attività propria e di conseguenza aprire Partita Iva. Ovviamente è necessario rispettare delle precise condizioni per effettuare la richiesta di anticipo Naspi, in modo da ricevere tutto l’importo spettante in un’unica soluzione.

Richiedere all’INPS l’anticipo Naspi comporta una leggera perdita, ricordando che questa indennità di disoccupazione è in ogni caso tassata Irpef. A fruire della Naspi sono gli ex lavoratori dipendenti, che hanno perso il lavoro in modo involontario o che si sono dimessi per riconosciuta giusta causa. La richiesta di un anticipo Naspi in un’unica soluzione è spesso dovuta alla necessità di disporre della liquidità che contribuisce al sostenimento delle spese necessario all’avvio di una nuova attività, quindi al passaggio a lavoratore autonomo. Ma la richiesta può essere effettuata anche da chi ha già aperto una nuova attività.

Da prassi, tale indennità di disoccupazione viene erogata dall’INPS mensilmente, per un periodo pari alla metà delle settimane lavorate e in presenza di determinati requisiti.

Ricordiamo che uno dei requisiti è stato eliminato per le richieste di Naspi effettuate fino al 31 dicembre 2021, grazie a una modifica apportata con il Decreto Sostegni. Esso riguarda l’obbligo di aver svolto 30 giornate lavorative nel corso degli ultimi 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

Attenzione, perché chi ha chiesto e ottenuto l’anticipo Naspi, nel caso passi a un lavoro subordinato, dovrà restituire l’importo per la parte non spettante, da individuare a quella successiva la data d’inizio del nuovo lavoro dipendente.

La restituzione della somma percepita con l’anticipo Naspi, non vale per chi stipula un contratto di collaborazione anche continuativa e, anzi, al termine del quale, può richiedere un’altra tipologia di indennità di disoccupazione, la Dis-Coll, per una durata massima di sei mesi, e comunque sempre pari al 50% del periodo in cui si è collaborato, così come per la Naspi.

L’anticipo Naspi può essere richiesto anche da chi è in procinto di sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa di lavoro.

Naspi anticipata: il calcolo

L’importo per l’anticipo L’anticipo Naspi erogato dall’INPS al beneficiario, viene calcolato sull’indennità non ancora pagata, quindi, vengono escluse le mensilità già percepite. Fruire dell’anticipo Naspi, comporta la perdita degli assegni familiari richiesti e ottenuti dall’INPS. Viene persa anche la parte spettante di contribuzione figurativa.

Inoltre, nel caso spetti, il beneficiario della Naspi anticipata perde il diritto al bonus Renzi o al nuovo bonus Irpef. Sebbene, si ricorda che la tassazione Irpef sull’indennità di disoccupazione è dovuta sia in caso di ricevimento del pagamento mensile che con quello anticipato.

La domanda per l’anticipo Naspi

La domanda per ottenere l’anticipo Naspi deve essere presentata entro 30 giorni dall’avvio dell’attività in proprio, dell’impresa individuale o della sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa. In caso di attività iniziata nel periodo in cui si era legati ancora a un contratto di lavoro dipendente, poi cessato e che ha dato diritto alla Naspi, la domanda deve essere inoltrata entro 30 giorni dalla richiesta di indennità.

Nella compilazione del modello di richiesta Naspi, vanno indicati i redditi presunti che si percepiranno nell’anno in corso. Affinché non venga meno la prestazione, il tetto massimo di reddito non può superare i 4.800 euro. Tale soglia, però, riguarda chi percepisce la Naspi mensilmente insieme aggiungendo gli incassi al reddito derivante dalla nuova attività autonoma. Nel caso in cui, il disoccupato chiede l’anticipo prima di aprire la Partita Iva, decade il limite di rispetto da rispettare. In nessun caso esistono limiti per l’anticipo Naspi.

Inoltre, se al beneficiario dell’indennità di disoccupazione, la Naspi viene pagata nella misura dell’80% del reddito presunto proveniente dall’attività autonoma cumulata con l’indennità, la Naspi anticipata verrà erogata senza applicare la riduzione.

La domanda di presentazione può essere inoltrata, esclusivamente per via telematica attraverso i servizi online dell’Inps, a cui si può accedere con Pin dispositivo se ancora attivo, con Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Cie (Carta di Identità Elettronica) e Cns. Il possesso delle relative credenziali, permette di fare il tutto anche telefonicamente tramite il Contact Center dell’Inps (803164 telefono fisso, 06164164 da cellulare). In alternativa ci si può rivolgere ai Caf o ai Patronati.

Carmine Orlando

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