Il decreto sostegni prevede un condono sulle cartelle esattoriali. Ecco le principali novità e chi potrà godere del sostegno, e chi invece verrà escluso.
Il decreto sostegno è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale, ed è in vigore fin da oggi 23 marzo 2021. Il decreto legge 22 marzo n. 41 è quindi diventato legge. Nel testo vengono affrontate cinque arie tematiche di interesse primario: il sostegno alle imprese e all’economia, disposizioni in materia di lavoro, misure in materia di salute e sicurezza, enti territoriali e ulteriori interventi settoriali.
Tra questi rientrano alcune misure importantissime: la proroga della cassa integrazione Covid, la certificazione unica prorogata al 31 marzo, l’esonero cartelle esattoriali ed aiuti in modo particolare ai lavoratori turistici, stagionali, del mondo dello spettacolo, sportivi ed associativi. Ma anche ristorazione e classi di lavoratori che hanno maggiormente risentito delle restrizioni imposte dallo stato. E’ stata anche prorogata la cassa integrazione Cisoa per i lavoratori agricoli, fino a 120 giorni dal primo aprile al 31 dicembre.
Per quanto riguarda il condono delle cartelle esattoriali, si è giunti ad una soluzione di compromesso tra i vari operatori economici. Come prima cosa è opportuno capire cosa si intende per “cartella esattoriale“. Una cartella esattoriale è un atto di intimidazione al pagamento, che si configura come un decreto ingiuntivo. Sono emesse dall’Agenzia delle entrate, sezione Riscossione, nei confronti dei cittadini che hanno dei debiti nei confronti dell’ente italiano.
La cartella esattoriale deve contenere il nome del debitore e titolare del procedimento di riscossione. Il credito che l’agenzia delle entrate vanta deriva da omessi pagamenti di tributi, sanzioni amministrative, imposte e crediti di natura previdenziale. A volte, però se i contributi non vengono pagati, questi si sommano fino a diventare somme davvero difficili da recuperare.
Il Decreto sostegni prevede il condono di alcune cartelle esattoriali. Infatti, è prevista la cancellazione definitiva di multe, bolli e debiti fiscali non pagati. I debiti devono avere un valore non superiore a 5 mila euro e relative agli anni 2020-2021 per i soggetti con reddito inferiori a 30 mila euro. Pare che ci siano anche degli avvisi bonari per i soggetti che potrebbero usufruire di un’agevolazione per gli anni 2017-2018.
Soggetti che hanno subito una diminuzione del 30%, rispetto al 2019, e una proroga della riscossione coattiva fino al 30 aprile 2021. In merito alla rottamazione ter e saldo e stralcio, i termini di scadenza delle rate 2020, sono stati prorogati al 31 luglio e al 30 novembre, con una tolleranza di 5 giorni. Per il versamento vanno utilizzati gli stessi bollettini usati dall’Agenzia delle entrate- Riscossione.
Il condono è un atto di annullamento del debito. Infatti, verranno definitivamente cancellati atti fiscali fino a 5 mila euro del periodo 2020-2021 per i soggetti con redditi inferiori a 30 mila euro. Il limite del reddito, serve proprio ad aiutare tutti coloro che hanno avuto difficoltà economiche dovute a questo periodo di crisi economica.
E così, si è cercato di non agevolare anche chi più che la possibilità, non hanno la voglia di mettersi in regola. Secondo i calcoli con questo limite di reddito tuttavia verrà escluso solo il 17% dei potenziali interessati. Tuttavia, si parla di un provvedimento che riguarda circa 16 milioni di contribuenti. Sono escluse dal condono, le multe stradali e le sanzioni per condanne penali, danni erariali e recuperi di aiuti di Stato.
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