Codice univoco fattura elettronica: a che serve e come funziona?

In questi tempi in cui la fattura elettronica è divenuta un vero e proprio snodo del commercio, andiamo a scoprire che cosa è il codice univoco e come distinguerlo dal codice destinatario. Partiamo col dire che quando parliamo di fattura elettronica, si fa riferimento ad una fattura in formato digitale. Con maggiore precisione, si intende quel processo con cui vengono gestiti emissione, invio, tenuta e conservazione digitale del documento apposito di fatturazione.

Codice univoco, fattura elettronica: di cosa si tratta?

Il codice univoco della fattura elettronica è un elemento di primaria importanza nel processo di trasmissione del documento digitale, della cosiddetta fattura elettronica, poiché servirà ad identificare in modo univoco il destinatario. Solo grazie al codice univoco, il Sistema di Interscambio (SdI) riuscirà, dunque, a recapitare correttamente le fatture. Andiamo, perciò a vedere nel dettaglio cos’è il codice univoco, a cosa serve e in che modo si differenzia dal codice destinatario.

Ci sono delle importanti differenze tra il codice univoco ed il codice destinatario contribuente, sebbene potremmo dire che entrambe vanno a svolgere la stessa funzione. Scopriamo quali sono queste sostanziali differenze tra i due tipi di codice:

  • nel caso del codice destinatario, esso è utilizzato nella fattura elettronica B2B o B2C, ovvero tra soggetti privati, ed è composto da ben sette caratteri;
  • per quanto riguarda il codice univoco, invece, va detto che viene usato solo per le fatture elettroniche verso la PA (B2G) ed è composto da soli sei caratteri e viene utilizzato solo per la fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione

Ma come si ottiene il codice univoco?

Il codice univoco da comunicare ai propri fornitori viene assegnato dall’Agenzia delle Entrate, ai titolari di un canale di trasmissione sul Sistema di Interscambio riconosciuti e accreditati. Quando si sarà ottenuto il codice univoco, previa accesso al portale “Fatture e Corrispettivi” nella sezione “Fatturazione elettronica” e quindi andando alla voce “Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche” si potrà scegliere l’indirizzo telematico dove fare ricevere le comunicazioni del SdI.

Codice univoco d’ufficio

Per quanto riguarda, invece, il codice univoco d’ufficio (CUU), denominato pure codice IPA, andrà indicato in ogni fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate sarà disponibile un apposito elenco dei codici IPA di ogni ufficio preposto alla ricezione delle fatture PA.

Cosa piuttosto importante da sapere è che ad un ente pubblico possono essere associati più codici univoci, che servano ad individuare i diversi uffici che fanno parte della stessa Amministrazione Pubblica.

Come ottenere il codice destinatario

Per quanto riguarda il codice alfanumerico a sette cifre, ovvero il codice destinatario, va detto che esso viene comunicato al titolare di partita IVA nel momento in cui egli si affida ad una software house per il servizio di fatturazione elettronica. Una volta che il titolare di partita IVA avrà ricevuto il suddetto codice, toccherà a lui comunicarlo direttamente al sistema d’interscambio al fine di ricevere, dunque tutte le fatture elettroniche direttamente sul proprio software di fatturazione. In fine, una volta ottenuto il codice destinatario dalla nostra softwarehouse il titolare della partita IVA potrà comunicarlo direttamente ai propri fornitori oppure optare ad una soluzione più comoda e veloce, ovvero inserire il nostro codice destinatario come indirizzo prevalente direttamente sul sito dell’agenzia dell’entrate in modo che questo venga associato direttamente al nostro numero di partita IVA

Davide Scorsese

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Davide Scorsese

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