La pensione continua ad essere il “sogno proibito” di molti italiani in cassa integrazione, di disoccupati, di precari e di lavoratori a nero. Tutte categorie che impazzano nella nostra bella penisola, ancor più in un periodo di travagliata pandemia che dal 2020 ha travolto il sistema economico e sociale del paese. Andiamo a scoprire, con questa efficace guida, cosa sono i fondi pensione aperti e a chi convengono.
Partiamo già col dire che con un fondo pensione parliamo di una forma di previdenza sociale istituita da banche o imprese di assicurazione, sotto forma di patrimoni autonomi e separati da quelli istituiti e vengono destinati al pagamento delle prestazioni di coloro che vi sono iscritti. La loro utilità consiste nel destinare parte dei risparmi del contribuente all’ integrazione della sua pensione di base e ricevere una pensione complementare, anche reversibile. E quindi, agevolare l’uscita dal mondo lavorativo e affrontare la pensione.
I fondi pensione aperti permettono ad ogni iscritto di avere un conto pensionistico personale su cui finiscono i propri versamenti contributivi. Le somme che vi sono versate saranno custodite presso un depositario autorizzato (ovvero una banca o un’impresa di investimento) e, dunque, investite nei mercati finanziari, allo scopo di ottenere rendimenti che nel tempo accrescano il capitale accantonato e permettano di conseguire prestazioni pensionistiche integrative rispetto alla previdenza obbligatoria. Va, inoltre aggiunto che le prestazioni di cui il contribuente potrà beneficiare dipenderanno dall’importo complessivo dei contributi versati, dalla durata di tale periodo, dai costi sostenuti e dai rendimenti ottenuti con l’investimento sui mercati finanziari.
Bisogna precisare che costi applicati da un fondo pensione, avranno un impatto significativo sulla prestazione che chiederai. E’, dunque, importante consultare la “Scheda dei costi” nel documento “Informazioni chiave per l’aderente”, che sarà consegnato al momento dell’adesione per valutare i relativi costi del fondo pensione.
Precisiamo che chiunque, senza esclusione, può aderire all’apertura di un fondo pensionistico. Può essere fattibile sia in misura individuale che collettiva. Potendo anche iscrivere i relativi familiari a carico. Se il contrato di lavoro dell’iscritto rende possibile l’iscrizione a un fondo pensione aperto sarà possibile aderire secondo le modalità previste dai contratti collettivi di lavoro, dagli accordi o dai relativi regolamenti aziendali, per un adesione collettiva. Nel caso di quest’ ultima opzione (di adesione collettiva) potrà avvenire anche in modalità di tacito accordo. I lavoratori pubblici possono aderire ai fondi aperti solo su base individuale, così come i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.
Sono riconosciute alcune agevolazioni fiscali nel caso di un apertura di fondo pensionistico:
Concludiamo, con un piccolo sunto sulle possibili prestazioni che si possono ottenere da un fondo pensione aperto. Quando arriva il momento del pensionamento, dopo aver conseguito almeno 5 anni di partecipazione al versamento sul fondo pensionistico, si potrà ottenere la totalità del capitale accumulato. Ovvero, ciò che costituirà la pensione complementare. Oppure fino al 50% di quanto ammonta, con il restante tramutabile in rendita.
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