Oggi ci addentriamo in quel mondo di fatture insolute e di pagamenti fluttuanti in sospeso, di procedure per inviare solleciti e tutto ciò che lo attornia. Andiamo a scoprire una rapida guida sulle procedure di pagamento di fatture insolute e come inviare il modello di sollecito.
Al giorno d’oggi le attività di recupero crediti sono sempre più all’ordine del giorno, sia esse attraverso solleciti di pagamento e sia con atti di precetto, dal momento in cui per le aziende risulta difficile incassare il corrispettivo per la vendita di beni o l’erogazione di servizi. Questa infausta tendenza a procrastinare i tempi di pagamento è spesso dovuto dalla crisi economica, a maggior ragione in questo periodo di pandemia globale e attività al collasso, con notevoli problemi di liquidità non solo alle imprese che devono incassare una fattura emessa, ma anche a coloro che la devono saldare.
Per quanto riguarda la fatturazione, va detto che i soggetti passivi IVA che vanno ad effettuare prestazioni di servizi o cessioni di beni (ad esclusione dei casi di esonero), sono tenuti all’emissione della fattura, che dovrà contenere le indicazioni relative alla ditta, alla ragione sociale, alla residenza, quindi ubicazione della stabile organizzazione, nel caso in cui i soggetti non siano residenti ed in ultimo la partita IVA di colui che emette. Nel caso in cui non si abbia a che fare con imprese, società o enti, sarà necessario indicare nome e cognome della persona fisica.
Quando il pagamento va per le lunghe, il creditore può mandare un sollecito di pagamento della suddetta fattura, attraverso mezzi di spedizione che possano attestarne la ricezione del documento. Il sollecito primario potrà avere un tono da nota informativa, potremmo dire, quasi bonario. Sarà possibile utilizzare un modello di sollecito tra i vari presenti online, ma è comunque necessario che la lettera di sollecito contenga sia i dati identificativi del creditore sia l’importo dovuto con annessi numero e data della fattura insoluta, e in caso non fosse il primo sollecito, occorre inserire il numero delle precedenti lettere di sollecito inviate. Nel momento in cui neanche il secondo sollecito dovesse andare a buon fine, sarà opportuno rivolgersi ad un consulente legale, che attraverso raccomandata a/r avrà modo di costituire in mora il creditore. In questo caso sarà, dunque, obbligatorio indicare le somme dovute e, se superano 77,47 euro, apporre una marca da bollo da 2 euro, da poter annullare con inchiostro indelebile.
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