I prestiti a fondo perduto, per definizione sono dei finanziamenti concessi al fruitore che non è obbligato alla restituzione della somma di denaro erogata, tanto meno dei suoi interessi. Inoltre, non è prevista la presenza di una garanzia, quindi, anche di un garante. Se ne deduce che non viene preso in considerazione il reddito del richiedente né la sua solvibilità.
I finanziamenti a fondo perduto sono erogati da enti pubblici: Unione Europea, Stato, Regioni e Comuni, al fine di incentivare l’iniziativa imprenditoriale di determinati soggetti. Ma a chi si rivolge?
I soggetti a cui vengono concessi i prestiti a fondo perduto, sono i disoccupati, i giovani (età compresa tra 18 e 35 anni), le donne, le nuove startup. In poche parole, la platea dei beneficiari è composta da privati che hanno difficoltà a reperire le risorse economiche necessarie per intraprendere un’attività imprenditoriale e accedere al mercato del lavoro. Tuttavia, ci sono fondi destinati ad altri soggetti rappresentati da imprese già consolidate che hanno intenzione di investire in settori strategici come l’agricoltura e l’innovazione tecnologica.
E’ possibile ottenere un finanziamento a fondo perduto, partecipando a specifici bandi. Per inoltrare la richiesta è necessario allegare i documenti richiesti e fornire all’ente erogatore un piano d’affari dettagliato, in cui è descritto il progetto che vuole essere finanziato.
Per questo motivo, non c’è una procedura uguale per tutti i richiedenti, dipende sempre dalle richieste di ogni singolo bando. I bandi sono reperibili sul sito dell’Unione Europea, ma per lo più, i prestiti a fondo perduto sono emessi dallo Stato tramite il portale Invitalia (Agenzia Sviluppo Italia). Per quelli inerenti le Regioni si può consultare il sito Contributi Regione.it.
Chi vuole fruire di un finanziamento a fondo perduto, per prima cosa deve consultare i vari bandi, per venire a conoscenza delle possibilità di richiesta. In ogni procedura viene indicata la disponibilità finanziaria totale e l’importo massimo che si può concedere a ogni impresa che risulti idonea.
Nella domanda di prestito a fondo perduto devono essere presentati gli obiettivi che si vogliono raggiungere a breve e medio lungo termine; le spese da sostenere con i fondi messi a disposizione del bando. Come già anticipato, è indispensabile fornire un business plan comprensivo di tutte le informazioni finanziarie ed economiche del territorio, nel quale s’intende avviare la proposta che si vuole portare avanti.
Dopodiché, il tutto deve essere inviato all’ente erogatore a cui si è fatta richiesta, il quale valuterà il progetto presentato e deciderà se concedere o meno il finanziamento.
Ogni bando presenta specifiche caratteristiche, infatti, esistono diversi tipi di prestiti a fondo perduto (europei, statali, regionali, comunali). Quindi, ogni singolo caso va valutato separatamente. Ogni tipologia è caratterizzata da modalità differenti di richiesta: si può procedere tramite graduatoria o con procedura valutativa a sportello, fino ad esaurimento delle risorse finanziarie.
I bandi sono classificati in: sempre aperti; con scadenza; attivi sull’intera regione; che agiscono per settore; che agiscono per tipi d0intervento.
Ci sono delle oggettive difficoltà nell’accesso ai finanziamenti a fondo perduto. Reperire informazioni non è semplice, la mancanza di una procedura comune per tutti i bandi. Inoltre, i fondi offrono risorse limitate e hanno tempi di attesa lunghi, sin troppo. Premesso ciò, potrebbe essere opportuno rivolgersi a una società che offre un servizio completo di assistenza, dalla fattibilità del progetto alla domanda, ovviamente retribuito.
I requisiti di accesso a questo tipo di finanziamento sono indicati nel bando, ma generalmente sono i seguenti:
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