Supplemento di pensione, come funziona e quando si richiede
Andare in pensione senza che sia necessario ritirarsi dal lavoro non solo è possibile, ma può portare pure ad ottenere un incremento dell’assegno previdenziale. Nel rispetto dei requisiti previsti, infatti, il pensionato INPS che continua a versare i contributi, dopo la data di decorrenza della pensione, può maturare per la prestazione previdenziale un supplemento.
Inoltre, maturato il primo supplemento di pensione, il pensionato continuando a versare i contributi potrà ottenere dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sempre nel rispetto e delle condizioni che sono previste anche in base alla gestione di appartenenza, la liquidazione di ulteriori supplementi di pensione.
Per ottenere dall’INPS il supplemento di pensione, il pensionato deve continuare a versare i contributi, nelle varie gestioni dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, per i periodi di lavoro che sono successivi alla decorrenza della prestazione previdenziale che è stata maturata.
Per i pensionati che maturano il diritto alla prestazione previdenziale tramite i contributi versati nella Gestione Separata, inoltre, il supplemento di pensione potrà essere riconosciuto dall’INPS se e solo se, dopo il pensionamento, i contributi per i periodi di lavoro successivi saranno versati sempre e solo nella stessa gestione.
Ed in ogni caso, in caso di decesso, al pari della pensione INPS pure il supplemento sarà computato ai fini della concessione della prestazione previdenziale ai superstiti. Così come, in base alla loro collocazione nel tempo, i contributi INPS che sono stati versati dopo il pensionamento possono andare a ricostituire i supplementi di pensione che sono stati concessi in precedenza dall’Istituto di previdenza.
La liquidazione del supplemento di pensione da parte dell’INPS, continuando a versare i contributi dopo il raggiungimento dell’età di pensionamento, è comunque subordinata al rispetto di alcuni requisiti che sono definiti e fissati, come sopra accennato, anche in base alla gestione di appartenenza.
In particolare, per i contributi INPS versati nella Gestione Lavoratori Autonomi e nell’Assicurazione Generale Obbligatoria per la liquidazione del supplemento di pensione è necessario che, a partire dalla data di decorrenza della pensione, o dal precedente supplemento di pensione riconosciuto e liquidato dall’Istituto di previdenza, siano trascorsi almeno 5 anni.
A questo requisito si aggiunge quello del compimento, così come è previsto dalla gestione di appartenenza, dell’età per la pensione di vecchiaia. Ed il tutto fermo restando che quest’ultimo requisito, invece, non è previsto e quindi richiesto per la liquidazione dei supplementi di pensione da parte di chi, raggiunta l’età del pensionamento, continua a versare i contributi nella Gestione Separata.
Il supplemento di pensione è una prestazione previdenziale che si va ad aggiungere alla pensione già erogata dall’INPS, il che significa che i supplementi non danno mai luogo all’emissione di certificati di pensione che risultano essere distinti tra di loro. Inoltre, il cumulo della pensione INPS con uno o più supplementi di pensione vale pure ai fini del riconoscimento della 13esima mensilità.
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