Finanziamenti a fondo perduto, come accedere ai fondi europei?

Coloro che vogliono avviare un’attività d’impresa o ampliarne una già preesistente, ma che non hanno a disposizione la liquidità necessaria per farlo, possono provare a ottenere un finanziamento europeo a fondo perduto.

Cosa sono i finanziamenti europei a fondo perduto

Si possono definire finanziamenti europei a fondo perduto, una forma di agevolazioni o contributi che consente al beneficiario di sostenere i costi per l’avvio della propria attività lavorativa. Ciò accade grazie a un piano di ammortamento personalizzato e con l’applicazione di un tasso di interesse ridotto rispetto alle altre tipologie di prestito personale.

Ma ai finanziamenti europei a fondo perduto possono accedere anche gli imprenditori che sono già operanti sul territorio. Stiamo parlando di chi vuole sviluppare e migliorare la sua impresa.

Tale finanziamento può essere considerato al pari di un prestito personale atipico. Esso permette a tutti i cittadini dell’Unione europea di entrare in possesso della liquidità necessaria diretta alla realizzazione di iniziative imprenditoriali nei più diversi settori economici, in base alla propria formazione, competenza ed esperienza.

Quali sono le spese a cui contribuisce il finanziamento europeo a fondo perduto

I costi degli imprenditori che rientrano in quelli che il prestito europeo a fondo perduto copre, sono i seguenti:

  • Strumentazioni e locali per lo svolgimento dell’attività;
  • corsi di formazione e di aggiornamento per l’acquisizione del know-how;
  • conseguimento delle certificazioni europee e qualitative.

Quanto dovrà rimborsare il destinatario del finanziamento europeo a fondo perduto e a chi si rivolge

I finanziamenti a fondo perduto erogati direttamente dall’Unione europea, di solito prevedono un rimborso da parte del beneficiario del 50%. La percentuale del capitale da rimborsare, cambia a seconda del bando di riferimento e della categoria commerciale e industriale a cui è dedicato il bando stesso.

A beneficiare del suddetto prestito a fondo perduto che funge da investimento a favore di un’attività che possa valorizzare il territorio, sono soprattutto le zone a rischio, dove il tasso di disoccupazione è alto, dove giovani e donne riscontrano molte difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro. Non esistono limite d’età.

Soprattutto, il finanziamento a fondo perduto europeo è rivolto ai disoccupati, per cui resta l’unica forma per ottenere un credito. Infatti, non devono essere presentate garanzie per richiederlo e ottenerlo, tanto meno serve la firma di un garante per la parte di capitale che il beneficiario deve restituire.

La richiesta presentata per ottenere un finanziamento europeo a fondo perduto, verrà valutato dalla commissione che terrà conto nell’assegnazione del punteggio, anche dell’esperienza maturata sul campo per quella specifica mansione che qualifica l’attività. L’esperienza giocherà a favore del richiedente, così come i titoli conseguito per svolgere quel tipo di attività.

Più in generale, i progetti che saranno presi maggiormente in considerazione, sono quelli che possono avere effetti positivi per l’intera comunità. Ovvero che si pongono obiettivi di interesse comunitario per migliorare lo sviluppo del territorio o di aree a rischio depressione economica con un minore numero di attività imprenditoriali. Spesso, riguardano la protezione e tutela dell’ambiente, la salute e gli aiuti umanitari, l’istruzione e la formazione professionale di soggetti che si trovano in situazioni di rischio di abbandono scolastico.

Per questi settori, il massimo ottenibile dei contributi a fondo perduto è del 95%, ma a copertura totale del 100%.

Finanziamenti europei a fondo perduto: requisti necessari ed erogazione del capitale

Solitamente, l’erogazione avviene tramite due tranche, in base ai requisiti indicati nel bando, in rapporto alla copertura finanziaria dell’impresa beneficiaria.

L’erogazione del finanziamento europeo a fondo perduto avviene tramite fondi a gestione diretta, quando la UE eroga materialmente il capitale. I fondi a gestione indiretta, invece, prevedono un trasferimento dei fondi europei agli enti regionali o provinciali incaricati e responsabili dell’erogazione della liquidità ai destinatari.

L’accesso ai fondi dei finanziamenti europei, tramite la gestione diretta dei fondi, prevede la pubblicazione dei bandi sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea. In caso di gestione indiretta dei fondi, i bandi sono reperibili sulla Gazzetta Ufficiale nazionale o regionale, in cui si trova anche la domanda per accedere alla richiesta del finanziamento più adeguato alle proprie esigenze.

I requisiti necessari per ottenere questo prestito personale atipico sono i seguenti:

  • Forma societaria dell’attività da avviare;
  • capacità di sviluppare un progetto di marketing valido per l’inserimento dell’attività nel tessuto sociale locale;
  • requisiti territoriali (se richiesti).

La documentazione per ottenere il finanziamento europeo a fondo perduto

Ogni bando richiede una documentazione specifica, dove non manca mai la presentazione del progetto per cui si richiede il finanziamento europeo a fondo perduto. Tuttavia, in linea generale i documenti richiesti sono comuni:

  • Documento d’identità valido e codice fiscale;
  • certificato di disoccupazione;
  • preventivo dei costi da sostenere per la propria attività imprenditoriale;
  • business plan.

Il business plan è fondamentale per il buon esito della domanda e deve essere realizzato preferibilmente su un foglio di calcolo Excel. Nel documento, il richiedente del finanziamento a fondo perduto europeo deve presentare l’attività d’impresa che vuole avviare con relativa previsione temporale. Devono essere presenti le informazioni e gli aspetti economici dell’attività, sotto forma di piano di marketing a medio termine.

Inoltre, il richiedente deve indicare come intende far diventare la sua attività un punto di riferimento del territorio, la procedura per garantire un trend positivo e d’impatto favorevole nella società.

 

Carmine Orlando

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