Quando una società viene costituita, questa deve avere non solo uno scopo, ma anche una forma giuridica ben definita e rispettante, per quel che riguarda l’Italia, il codice civile ai sensi di legge. Nel dettaglio, le società possono essere suddivise in due grandi categorie, ovverosia le società cosiddette mutualistiche, e quelle cosiddette lucrative. Ed allora, per queste ultime, in che cosa consiste e che cosa comporta il fine di lucro che caratterizza le società lucrative?
Al riguardo c’è da dire che il fine di lucro per una società lucrativa, come scopo primario, è quello di ottenere degli utili al fine di ripartirli poi tra i soci. Per esempio, rientra tra le società lucrative la società a responsabilità limitata, la società in nome collettivo e la società semplice. E lo stesso dicasi per la società in accomandita per azioni, la società in accomandita semplice e la società per azioni.
In base alla loro autonomia patrimoniale, inoltre, le società lucrative possono essere a loro volta distinte e suddivise in due categorie, ovverosia in società di persone ed in società di capitali. Nel dettaglio, le società di capitali hanno un’autonomia patrimoniale perfetta, mentre per le società di persone l’autonomia patrimoniale è detta imperfetta. E questo perché, per definizione, l’autonomia patrimoniale è perfetta quando sussiste una netta separazione tra il patrimonio dei singoli soci ed il patrimonio della società che è stata costituita.
Una società di capitali presenta un’autonomia patrimoniale perfetta proprio perché è dotata di un patrimonio che è distinto da quello dei soci. Non a caso i creditori sociali possono aggredire per essere pagati il patrimonio di una società di capitali, ma non quello posseduto dai singoli soci essendo questo completamente separato.
Tra le società lucrative, di conseguenza, sono dotate di autonomia patrimoniale perfetta le società per azioni, le società a responsabilità limitata e le società in accomandita per azioni. Mentre hanno un’autonomia patrimoniale imperfetta le società semplici, le società in nome collettivo e le società in accomandita semplice.
Per la precisione, le società in accomandita per azioni e le società in accomandita semplice hanno in realtà un’autonomia patrimoniale che è mista. In quanto, a differenza dei soci accomandatari, i soci accomandanti per le obbligazioni sociali rispondono solo nei limiti del patrimonio che è stato conferito. Mentre i soci accomandatari, sempre per le obbligazioni sociali, rispondono insieme alla società anche con il loro patrimonio personale.
In contrapposizione al fine di lucro che caratterizza le società lucrative, le società cosiddette mutualistiche, come sopra accennato, non hanno invece come scopo primario quello di conseguire un utile da distribuire tra i soci. E’ il caso delle società di mutua assicurazione ed anche delle società cooperative per le quali tutti i soci sono imprenditori di se stessi. Mutualità, solidarietà e democrazia, infatti, sono non a caso i principi cardine di una società cooperativa senza alcun fine di speculazione privata.
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