Quando con il codice fiscale un contribuente ha anche la partita Iva e quando invece no? Inoltre, quando il codice fiscale e la partita Iva coincidono, e quando invece no? Al riguardo c’è da dire, prima di tutto, che i contribuenti possono essere suddivisi in tre grandi categorie. Ovverosia in persone fisiche, in persone fisiche che sono titolari di una ditta individuale, ed in persone giuridiche.
Nel dettaglio, quando il contribuente è un comune cittadino, magari un lavoratore dipendente, la partita Iva con il codice fiscale non ha motivo di esistere. In tal caso, infatti, il contribuente avrà solo il codice fiscale che, come per tutti, in Italia è composto da 16 caratteri alfanumerici, ovverosia da lettere e da cifre.
Per la persona fisica che è titolare di una ditta individuale, oppure è un libero professionista, invece, la partita Iva con il codice fiscale ha motivo di esistere. Inoltre, nella fattispecie la partita Iva ed il codice fiscale non coincidono mai, in quanto la partita Iva è composta da 11 caratteri numerici mentre la partita Iva, come sopra detto, è composta da 16 caratteri alfanumerici. Per una persona giuridica, invece, la partita Iva con il codice fiscale in genere coincidono.
L’attribuzione del codice fiscale in Italia avviene alla nascita, e precisamente nel momento in cui il neonato viene iscritto nei registri dell’anagrafe. Questo basta affinché il tesserino con il codice fiscale venga poi inviato in automatico a casa della famiglia dove vive il neonato.
L’iter di attribuzione della partita Iva, invece, avviene sempre alla nascita, ma in tal caso si parla di costituzione di un’impresa o di una ditta individuale. In tal caso, entro e non oltre 30 giorni dalla data di inizio attività, per l’attribuzione della partita Iva occorre presentare all’Agenzia delle Entrate il modello modello AA9/12.
Per le attività con obbligo di iscrizione al registro delle imprese, pur tuttavia, la richiesta di attribuzione della partita Iva deve essere effettuata con la procedura informatica che è rappresentata dalla Comunicazione Unica.
Il codice fiscale permette all’Agenzia delle Entrate, tramite l’anagrafe tributaria, di registrare ed eventualmente di controllare tutti i dati rilevanti del contribuente. Inoltre, un cittadino senza codice fiscale non potrebbe, per esempio, aprire un conto corrente. Così come non potrebbe nemmeno comprare o vendere un immobile, accedere ad un finanziamento, comprare un’auto ed ottenere, tra l’altro, un rimborso delle tasse.
Al pari del codice fiscale, pure la partita Iva è fondamentale per un’impresa che esercita in Italia un’attività ai sensi di legge. La partita Iva, tra l’altro, serve per emettere le fatture, per dichiarare legalmente gli incassi all’Agenzia delle Entrate e, inoltre, pure per poter fruire di eventuali agevolazioni fiscali. Così come, al pari di un cittadino che è senza codice fiscale, pure un’impresa senza la partita Iva non potrebbe aprire un conto corrente.
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