Dal prossimo 1 luglio 2021 andrà in partenza la precompilata IVA, in una forma sperimentale, ma molti si chiedono cosa andrà a cambiare per i contribuenti. Scopriamolo assieme, in questa rapida guida sulla questione.
Quando si parla di precompilata, si fa riferimento ad una dichiarazione che è appunto precompilata dall’Agenzia delle entrate, in cui vengono inseriti i dati su redditi, ritenute, versamenti e spese detraibili o deducibili, le quali interessano i contribuenti.
Ma come si potrà accedere alla precompilata IVA?
Presto detto, per chi dovrà precompilare il proprio reddito da partita IVA, dovrà farlo attraverso il sito dell’Agenzia delle entrate. I documenti precompilati saranno resi disponibili, infatti, nell’Area Riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Il soggetto IVA passivo vi potrà accedere inserendo il proprio Spid, le credenziali personali, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi.
Dunque, le Partite IVA interessate (artigiani, commercianti, coloro che applicano il regime IVA ordinario e coloro che hanno optato per la liquidazione trimestrale dell’IVA, ovvero i soggetti di ridotte dimensioni) in via sperimentale potranno accettare senza modifiche oppure integrare. In questo modo, a regime, si verrà esentati dagli adempimenti manuali.
Ma quali sono le date per prepararsi a fare la precompilata e cosa bisogna rispettare, andiamo a vederlo nei prossimi passaggi.
Dunque, dal prossimo 1 luglio 2021, dunque, i contribuenti troveranno i documenti nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate, precompilati mediante fatture elettroniche, comunicazioni delle operazioni transfrontaliere e trasmissioni telematiche dei dati dei corrispettivi. Le Partite IVA coinvolte avranno a che fare con i seguenti fattori:
La domanda che più batte i pensieri dei contribuenti è se ci saranno novità e cambiamenti in merito al sistema di precompilazione. Andiamo a scoprire le dovute risposte.
In buona sostanza, l’Agenzia delle Entrate, utilizzando i dati provenienti dalle fatture elettroniche che transitano dal Sistema di Interscambio (SdI), dalle operazioni transfrontaliere e dai corrispettivi telematici, metterà a disposizione sul proprio portale web, le bozze dei registri IVA e le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA (le cosiddette LIPE).
Quindi, coloro che sono soggetti titolari di partita IVA o i loro intermediari delegati ai servizi di fatturazione elettronica avranno accesso alle bozze dei registri IVA mensili e, qualora ritenute complete, potranno convalidare i registri che verranno memorizzati e acquisiti dall’Agenzia delle Entrate.
Se ritenute incomplete, invece, il contribuente (o comunque il suo consulente) dovrà annotare e integrare negli stessi le operazioni mancanti effettuate nel periodo, utilizzando sempre il portale web dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto concerne la comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA (LIPE), invece i contribuenti troveranno, nella propria area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, le precompilate delle liquidazioni periodiche IVA.
In ultimo, ma non ultimo, andiamo a vedere chi saranno quei possessori di partita IVA che si vedranno soggetti a passare al metodo della precompilazione.
I soggetti coinvolti al regime di semplificazione Iva, sono individuati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, identificabili come imprese di minori dimensioni.
Sostanzialmente, la precompilata andrà a interessare le imprese di piccole dimensioni, come nel caso dei commercianti, gli artigiani, gli imprenditori individuali e professionisti (che nel nostro paese rappresentano la maggioranza dei contribuenti). Il sistema nuovo non andrà a riguardare, invece, le grandi società in quanto più strutturate e caratterizzate da una contabilità più complessa.
Dunque, questo è quanto vi fosse di più necessario ed essenziale da conoscere, in merito alla sperimentazione della precompilata IVA che partirà dal 1 luglio 2021.
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