Per volontà dei soci, un’azienda precedentemente costituita può essere chiusa con la conseguente cessazione di tutte le attività. Pur tuttavia, un’azienda non può abbassare le serrande dall’oggi al domani senza aver gestito ed onorato tutte le pendenze. In genere la via più semplice per avviare la chiusura di un’azienda è quella di metterla in liquidazione.
In tal caso, dopo che i soci hanno approvato la messa in liquidazione dell’azienda, a prendere il controllo della società, al posto degli amministratori, saranno i liquidatori. Che sono nominati sempre tramite una delibera approvata dai soci. Ma detto questo, quanto può durare la liquidazione di una azienda e cosa comporta?
Al riguardo, prima di tutto, c’è da dire che dalla messa in liquidazione alla chiusura di un’azienda, con la conseguente cessazione di tutte le attività d’impresa, non c’è una durata fissa stabilita dalla legge. Pur tuttavia, riguardo a cosa comporta mettere in liquidazione un’azienda lo scenario è chiaro ed è ben definito. Con la procedura di liquidazione, infatti, l’azienda è chiamata ad estinguere tutti i rapporti giuridici che sono ancora pendenti inclusi pure quelli, eventualmente, con il Fisco.
In altre parole, questo significa che nel mettere in liquidazione un’azienda bisogna procedere con l’eventuale ripartizione degli utili, con la riscossione di eventuali crediti, con la vendita di eventuali beni che sono ancora intestati alla società e, soprattutto, bisogna procedere con il pagamento di tutti i creditori.
Quando l’azienda è in mano ai liquidatori i soci, prima di tutto, devono consegnare i libri contabili e potranno eventualmente beneficiare della ripartizione dell’attivo quando tutti i rapporti giuridici che sono ancora pendenti saranno estinti. I liquidatori nei limiti del possibile, infatti, sono chiamati al conseguimento dell’attivo societario dopo aver pagato tutti i creditori e dopo aver venduto al meglio il patrimonio sociale.
Non a caso il liquidatore o i liquidatori, alla fine di ogni esercizio di bilancio, saranno chiamati a redigere un rendiconto fino a quando ci saranno ancora rapporti giuridici pendenti. Dopodiché, estinti tutti i rapporti giuridici in essere, per la società in liquidazione si potrà passare all’atto finale che è quello rappresentato dalla cancellazione dal registro delle imprese.
Quella della liquidazione, per un’impresa, deve essere inoltre una procedura che deve essere resa sempre pubblica. E questo perché si tratta in tutto e per tutto di un obbligo di legge che, se non viene rispettato, è passibile di una sanzione amministrativa. In questo modo, infatti, ogni altro soggetto tramite una visura camerale potrà verificare se l’impresa sia o meno in liquidazione. Una dicitura che, tra l’altro, la società in liquidazione è obbligata pure a indicare su ogni fattura, su ogni atto o documento su carta intestata. In altre parole, una società che è in liquidazione deve risultare tale dal registro delle imprese che è presente alla Camera di Commercio che è competente per territorio.
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