Oggi andremo ad occuparci della questione legata ai rimborsi 730, per capire come e quando sono previsti dall’Agenzia delle entrate.
Innanzitutto partiamo col chiarire di cosa si parla quando si fa riferimento ai rimborsi 730.
La questione più annosa, in un periodo del genere, sovrastato dalla crisi economica dovuta al Covid-19 (per molte categorie di lavoro) è legata alle attese per il rimborso del proprio 730. Molti, dunque si interrogano sui tempi di attesa per la ricezione dello stesso e sulla modalità per poter controllare se sia avvenuto o meno. Si può dire che dopo aver identificato il datore di lavoro e consegnato la dichiarazione 730, tramite CAF o online, il lavoratore dipendente deve attendere l’eventuale rimborso fiscale, a partire dalla busta paga di Luglio 2021.
Chi presenta la dichiarazione senza sostituto di imposta, invece, per ricevere il rimborso dall’Agenzia delle Entrate deve attendere un pò di più: l’AdE si prende, infatti fino a 6 mesi dalla scadenza della presentazione del 730 per effettuare il rimborso e, visto che il termine ultimo di presentazione è fissato al 30 settembre si potrà dover attendere fino alla fine di marzo per ricevere l’eventuale rimborso spettante.
Va ulteriormente aggiunto che il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo sarà erogato dall’Agenzia delle entrate direttamente sull’IBAN del contribuente, entro il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine.
Riguardo quindi il modello 730/2021 per la dichiarazione dei redditi, cosa succede in caso di controlli? Se il vostro 730 è oggetto però di controlli preventivi, l’erogazione del rimborso avverrà entro il sesto mese dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Ma come controllare la situazione?
Sarà possibile monitorare e tenere sotto controllo la propria situazione di rimborso in due modalità:
Prima di fare i conti senza l’oste, va comunque chiarito chi possono essere gli spettanti diritto di questo rimborso 730. Va detto che, dopo la compilazione del proprio 730 bisognerà vedere se tocca un debito IRPEF oppure un rimborso.
Affinché si arrivi ad ottenere un rimborso Irpef in busta paga, sarà necessario che ci si trovi in una condizione di credito verso lo Stato. Questo si verifica quando le spese detraibili sostenute (quelle mediche, familiari, eccetera) superano le imposte da pagare. In questo caso, lo Stato provvederà a rimborsare la differenza.
Se il rimborso dovesse essere superiore a 4000 euro (per citare Totò, “e chi li ha visti mai”) si dovrà attendere la convalida della dichiarazione, dalla Agenzia delle entrate.
In taluni casi, può accadere che non si riceva il rimborso 730 spettante. Come mai accade ciò, da cosa dipende?
I casi più comuni di tale misfatto sono i seguenti:
Dunque, questo è quanto vi fosse di più necessario ed improrogabile da sapere in merito alla questione dei rimborsi 730, non vi resta che attendere il momento dell’ accredito. Sempre nel caso abbiate diritto ad un rimborso, dalla vostra dichiarazione e non siate invece, voi in debito verso l’Agenzia delle entrate, si intende.
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